MESSINA | La circolare dello scorso 17 dicembre, siglata dall’allora segretario generale, Patrizia Monterosso, parla chiaro. In dodici articoli – a meno che non siano stati modificati di recente -, vengono indicati i criteri applicativi per il conferimento di incarichi da parte del presidente della Regione e degli assessori, in organismi in enti pubblici ed enti di diritto privato sottoposti a vigilanza e controllo della Regione siciliana.

Nella fattispecie rientra la nomina del commissario straordinario dell’azienda Policlinico di Messina, siglata dall’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, giusto questa mattina. Il direttore amministrativo del Policinico, Giuseppe Laganga, è stato nominato anche commissario straordinario in sostituzione dell’ex direttore generale, Marco Restuccia.

Immaginiamo che in conferenza stampa il rettore, Pietro Navarra, sarà sollecitato da qualche giornalista sulle motivazioni che hanno indotto Restuccia a lasciare l’incarico da 14mila euro lordi al mese. Ma torniamo alla nomina di Laganga.

Premesso che la circolazione di cui sopra prevede la formulazione del parere da parte della I Commissioni Affari Istituzionali, peraltro mai richiesto dall’assessore Gucciardi, probabilmente facendo leva su una deroga prevista dalla legge regionale n. 35 del 20 aprile 1976, c’è da dire che nella medesima circolare all’articolo numero 11 (Normativa si settore) si legge testualmente: “Il numero di enti, istituti, ecc. regolati da normative speciali, soggetti alle disposizioni di carattere generale attinenti le designazioni e le nomine sopra riportate, non consente, anche in termini di economicità e chiarezza espositiva, un dettagliato esame delle stesse considerato che attengono a competenze dei diversi rami dell’amministrazione regionale. Si ritiene, pertanto, di segnalare esclusivamente gli enti per i cui componenti è prevista l’scrizione in specifici albi ed elenchi: Aziende Sanitarie ed Aziende Ospedaliere - Direttori Generali; I.P.A.B. e Opere pie - Consigli di amministrazione”.

E qui casca l’asino.

Il dottore Laganga, benché figuri nell’elenco dei direttori amministrativi (altrimenti non avrebbe potuto ricoprire il ruolo dirigenziale al Policlinico), in quello dei direttori generali non è presente. La circolare esplicativa fa riferimento alle normative regionali. Morale della favola, la nomina del commissario probabilmente va contro le disposizioni normative peraltro rimarcate in una nota voluta dal governatore Rosario Crocetta, in teoria il presidente garante della legalità.

Il Policlinico di Messina da due settimane è senza una vera guida dopo le dimissioni a catena del manager Restuccia, cui sono seguite quelle del direttore amministrativo, Giovanna Volo. Dimissioni ancora oggi avvolte da un alone di mistero, sul quale il Rettore, Pietro Navarra, ha l’obbligo nell'interesse della Comunità scientifica messinese di fare chiarezza.

Infine, giova ricordare che in atto all’Azienda sanitaria di viale Gazzi c’è la “guerra” per il demansionamento di alcuni lavoratori. In 12 si sono visti recapitare la delibera di revoca della promozione, altri invece sarebbero stati “salvati” secondo quanto si legge in un esposto indirizzato alla magistratura messinese. E fra questi “miracolati” – ex tecnici di laboratorio diventati dirigenti medici – vi sarebbero soggetti legati alle baronie. Anche su questo, siamo certi, Navarra prenderà posizione.


Infine tre domande per il Rettore:

1 – La nomina di Laganga secondo lei è legittima?

2 – Conosce i motivi delle dimissioni di Restuccia e Volo, al di là delle lettere di forma?

3 – E’ al corrente se vi sono dipendenti dell'azienda non ancora demansionati?