Sono stazionarie le condizioni di salute di Ferdinando Puccio, il marinaio di Palermo in fin di vita che martedì pomeriggio si trovava sulla nave "Sansovino" ormeggiata al molo "Norimberga" e su cui sono morti tre operai, uccisi dalle esalazioni di gas all'interno della nave.

Puccio è ricoverato nell'ospedale "Piemonte", tenuto sotto ventilazione dai medici. Sulla nave ha riportato una "polmonite chimica" a causa delle inalazioni di gas tossico. Intanto, la Procura di Messina, che dopo la tragedia ha aperto un'inchiesta, indaga a tutto campo sull'accaduto. E anche la compagnia "Caronte&Tourist", proprietaria della nave, ha avviato un'indagine interna.

Secondo una prima ricostruzione della Capitaneria di porto, che sta conducendo le indagini, i lavoratori - sei in tutto - si sarebbero sentiti male mentre stavano eseguendo lavori nel locale di sentina della nave per una fuoriuscita di gas. Nell'incidente sono morti Gaetano D'Ambra, secondo ufficiale di coperta di Lipari; Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina; Santo Parisi, operaio di Terrasini.

Gli altri due feriti sono il nostromo-eroe Nino Lombardo ed il comandante Salvatore Virzì. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto, Giovannella Scaminaci. Al momento non ci sono indagati. Il reato ipotizzato, contro ignoti, è di omicidio colposo e lesioni.