Scultura Mimmo Trifirò Domani, alle ore 11.00, nell’area di ApolloSpazioArte, avrà luogo una mostra di Presepi, realizzati in maiolica dallo scultore Mimmo Trifirò. sarà inaugurata dalla Presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile.  Si tratta di opere di incontrastata bellezza, nelle quali è evidente l’accurata ricercatezza dell’artista nel curare anche i più piccoli dettagli; nel ritrarre realisticamente la gestualità di ogni singolo personaggio; nel ricreare la dimensione di profonda e intima sacralità che appartiene alla specificità del presepe. All’evento, inaugurato da Emilia Barrile,Presidente del Consiglio Comunale, interverranno  anche Don Antonio Meli, dell’Istituto Teologico di San Tommaso, e Giampaolo Chillè, Storico dell’arte.

 

A seguire l’inaugurazione di una Cona. La Cona è un altarino votivo preparato con frutti freschi, secchi e biscotti. Prima della tradizione del presepe e dell’albero in occasione delle festività natalizie era  “ il simbolo” del Natale nelle case. Veniva preparata nei primo giorni di dicembre. Si tirava fuori dalla panca o dal comò della camera da letto il Bambinello di cera o di terracotta, che era stato conservato con molta cura, lo si adagiava su una rudimentale pagliericcio e gli si ponevano accanto alcuni semplici doni presi dalla dispensa di casa. A Messina la tradizione prevedeva la presenza di mandarini, arance, biscotti, frutta secca, e dei “ ’mbriacheddi” (i corbezzoli). L’abbondanza di questi alimenti nella Cona faceva sì che i bambini nei momenti in cui sapevano, o credevano, di non essere visti furtivamente facevano razzia dei biscotti e della frutta che la addobbavano. Da lì la genesi  dell’ ironica espressione “Ti manciasti ’na cona” per indicare una persona che ha divorato tutto.

Alle ore 20.00, poi, avrà luogo la proiezione del film d’animazione Persepolis,  diretto  da  Marjane Satrapi e Vincent Parannaud.  

La storia racconta la rocambolesca vita della protagonista che  dall’Iran si trasferisce  a Parigi. L’avventura inizia quando ancora il potere è nelle mani dello Scià  e mostra attraverso gli occhi della protagonista Marjane, che inizialmente ha nove anni, come le speranze di cambiamento della gente furono infrante lentamente quando prese il potere di Komeini, che giorno dopo giorno trasformò il paese  riducendo le libertà della popolazione,  escludendo le donne dalla vita civile e  relegandole  in un ruolo di subalternità rispetto agli uomini.

Eventi dunque di un certo spessore che contribuiranno a dare  il via alle festività natalizie.