Cronaca
Teatro, a Puglisi gli fanno la festa
L'esperienza del presidente dell'Ente ormai è giunta al capolinea. Lui scrive a Palermo ma non sa che lo vogliono fare fuori
- 10/12/2016redazione
La mossa della disperazione. Una lettera inviata alla Regione per difendersi dalla relazione dei rivisori dei Conti. Il presidente dell’Ente Teatro, Maurizio Puglisi, sta tentando di preservare la sua poltrona da presidente. Non sa però che proprio da Palermo è partito l’ordine di farlo fuori. I conti sono solo il pretesto, la politica gli ha “scavato la fossa” dal giorno in cui s’è insediato il sovrintendente Egidio Bernava. Le dimissioni dei consiglieri d’amministrazione sono state concordate a tavolino. I componenti del Cda rispondono a logiche politiche, questo è notorio.
Il Consiglio d’amministrazione non può essere composto da due soli soggetti ed ecco profilarsi all’orizzonte un nuovo Cda. La corsa contro il tempo è appena iniziata e per scongiurare un lungo commissariamento, si sta cercando di fare in fretta a Palermo dove sono già arrivati i nominativi dei nuovi consiglieri d’amministrazione. Fra questi c’è anche il nome del nuovo presidente. La norma “bloccanomine”, voluta dall’on. Santi Formica, impedisce alla Regione di effettuare nomine negli ultimi sei mesi di mandato.
Il destino di Puglisi, quindi, è segnato. Paga colpe sue e di altri, come non citare l’ex sovrintendente Saija. Sotto la lente d’ingrandimento dei revisori dei conti ma anche della magistratura è finito lo “scellerato” progetto dell’Arena di Furnari. All’epoca dei fatti, proprio il nostro giornale, denunciò come l’operazione fosse avventata e che l’Ente avrebbe corso il richio di trovarsi con un bel buco di bilancio. Il risultato immediato fu la cancellazione del nostro giornale dalla programmazione pubblicitaria del Teatro.
Oggi, all’appello per quell’iniziativa mancanco 227mila euro che la Sud Dimensione Servizi ha trattenuto dalla sbigliettamento. La società di Manfredi sostiene di avanzarne 70mila. La questione finirà nelle aule del Palazzo di Giustizia.