"Gravissime violazioni alla normativa di settore posta a tutela della salute pubblica: un'altra storia torbida di connivenza tra istituzioni e organizzazioni criminali, quella relativa alle ordinanze di misura cautelare emesse in Sicilia, nella zona dei Nebrodi, per lo scandalo carni infette e macellazione clandestina". A dirlo in un comunicato la Codacons commentando l'operazione della polizia "Gamma Interferon".

"In estate - prosegue la nota - avevamo lanciato l'allarme, presentando esposti alle nove Procure della Repubblica siciliane, e chiesto ai Nas controlli sulle condizioni degli allevamenti di animali destinati alla produzione di carne e trasformati, per verificare l'esistenza di omissioni nei controlli da parte dei soggetti preposti, l'eventuale abuso di antibiotici e farmaci abusivi miscelati nell'acqua, che inevitabilmente, dopo essere assunti dagli animali, finiscono sulle tavole dei consumatori. L'allarme riguardava tutta l'isola e scaturiva da segnalazioni che interessano l'intero territorio.

Purtroppo i fatti hanno dimostrato che la situazione e' gravissima anche per le conseguenze sulla salute dei consumatori. Proprio a tutela di chi non sa cosa arriva sulla tavola da pranzo il Codacons si costituira' parte offesa e chiede a tutte le autorita' competenti di avviare urgentemente controlli a tappeto in tutte le province siciliane".