La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sul decesso di Amalia La Tella, 53 anni, avvenuto in ospedale all'inizio di dicembre. Per questo caso risultano indagati sette medici, atto dovuto in occasione dell'esecuzione dell'autopsia. A denunciare la vicenda e chiedere l'intervento della magistratura è stato il marito. Nella denuncia ha raccontato che dopo un incidente domestico la moglie aveva cominciato ad avere dolori alle articolazioni, ma già da prima la signora aveva problemi al sistema circolatorio con fragilità capillare e soffriva di flebite. A settembre aveva cominciato delle cure da uno specialista con medicazioni alle gambe.

A novembre il medico le consigliò di asportare un neo che aveva nella coscia con il laser. L'intervento fu eseguito. Ben presto la donna cominciò ad accusare dei fastidi alle gambe. Il primo dicembre si recò dal medico che, secondo quanto denunciato dal marito, vista la situazione le fece una piccola incisione nella gamba e chiese l'intervento di un'ambulanza per trasportarla all'ospedale. Fu subito portata al "Piemonte". Il pomeriggio del giorno seguente un medico informò i familiari che la situazione era critica, che c'era una grave infezione in corso e c'era il rischio di setticemia. Purtroppo all'alba del giorno successivo la donna è deceduta.