Anche quest'anno è stata stilata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” la graduatoria che, mediante l'utilizzo di 12 indicatori, misura i risultati di didattica e ricerca delle università statali e non distribuite su tutto il territorio nazionale.

Come prevedile, a conquistare il podio della classifica sono stati gli atenei del centro-nord. In particolare, tra le università statali troviamo quelle di Verona, Trento e Bologna; mentre tra quelle non statali a scalare la graduatoria sono state la Luiss di Roma e le milanesi Bocconi e San Raffaele.

Per quanto riguarda il meridione, Il Sole 24 Ore spiega che “Continua a soffrire e occupa stabilmente gli ultimi scalini delle graduatorie, chiuse anche quest'anno dalla Parthenope di Napoli fra gli atenei statali e dalla Kore di Enna fra quelli non statali. Anche a Sud, però, qualcosa si muove: Salerno consolida il proprio status di 'eccezione territoriale', e scala dieci posizioni passando dalla 26esima posizione del 2015 alla casella 16 e centrando il miglioramento più netto a livello nazionale, ma crescono anche le quotazioni di Foggia, che sale di cinque posizioni, di Messina (che sale dalla 39esima alla 35esima posizione, ndr), Campobasso e Lecce, tutte con un guadagno di quattro posti in classifica rispetto all'anno scorso, e del Politecnico di Bari, che di scalini ne guadagna tre".

Paolo Fabrizio Mustica