"Successo dell'assessore Gucciardi e di Sicilia Futura che aveva indicato questo modello di sanità pubblica, efficace ed efficiente, quale unica via tecnica da percorrere con l'integrazione tra la vecchia rete ospedaliera (riveduta e corretta) e la rete della emergenza (sul modello della Regione Lazio)".

Così il capogruppo all'Ars di Siclia Futura, Beppe Picciolo, ha salutato il varo della nuova rete opedaliera siciliana e che rispetto a quella dello scorso luglio vede la crescita degli ospedali “centrali” e la "promozione" di diverse strutture inizialmente indicate come “presidi di base”.

"Per la provincia di Messina – ha ricordato Picciolo – adesso vi sono grandi spazi di manovra per i Direttori generali che potranno puntare all’eccellenza sanitaria, alla integrazione tra le varie realtà sanitarie territoriali, pubbliche e private, ed al potenziamento strategico di alcuni presidi ospedalieri disagiati quali Lipari e Mistretta , oltre che al miglioramento della offerta sanitaria per Patti (snodo fondamentale per la rete dell'Infarto miocardico acuto) e Sant'Agata (per la Stroke di primo livello). Milazzo, Barcellona e Taormina sono invece rientrati - come avevamo già ipotizzato con un pizzico di rigore scientifico - tra i Dea di I livello e ovviamente dovremo essere capaci di saper sfruttare a pieno le enormi potenzialità che da ciò deriveranno al territorio ed a tutti gli operatori del settore"