Il consenso dei messinesi è sceso di sei punti rispetto al giorno della sua elezione, secondo le rilevazioni di “Ip-Marketing” per il “Sole 24ore”: Accorinti adesso occupa la 98. posizione.

Il primo cittadino di Messina nell’annuale classifica stilata dal quotidiano economico è uno dei sindaci meno amati d’Italia. Peggio di lui solo Vito Damiano di Trapani, Virginia Raggi di Roma e Maria Rita Rossa, sindaca di Alessandria. Il primo cittadino della “Rivoluzione” mancata conferma quindi il suo lento declino verso la “defenestrazione” che dovrebbe avvenire – Pd e Dr permettendo – entro qualche mese.

Come sono lontani i tempi in cui Accorinti, complice anche le strampalate classifiche dei giornali sinistroidi, occupava le prime posizioni delle graduatorie dei sindaci del rinnovamento e dei primi cittadini che indossavano le magliette “Free Tibet”.

Ovviamente, le rilevazioni del quotidiano di Confindustria non tengono conto degli ultimi pasticci delle ordinanze sulle chiusure delle scuole cittadine, altrimenti Accorinti avrebbe chiuso mestamente la classifica dei sindaci meno amati d’Italia. Fatto sta che in questo clima di disaffezione, il sindaco si prepara a compiere il capolavoro della sua gestione organizzando la venuta del Dalai Lama a Messina.

Un evento del quale i messinesi ne farebbero a meno e per il quale il Comune sborserà chissà quanti soldi. Ma si tratterà degli ultimi “botti” di fine mandato.