Continuano i problemi idrici del quartiere Lombardo, area centralissima di Messina, a ridosso del viale San Martino, dove i residenti usufruiscono dell’acqua per poche ore al giorno: in particolare giunge nelle case intorno alle ore 6,30 del mattino per poi andar e via poco prima delle ore 13. Una condizione da terzo mondo figlia dell’ “annuncite” dell’Amam secondo il consigliere comunale Libero Gioveni.

L’esponente centrista, che da mesi si fa portavoce del disagio patito dagli abitanti della zona, sottolinea come nonostante le rassicurazioni, la partecipata non abbia provveduto alla risoluzione del problema, non concretizzando la promessa di realizzazione di un bypass alternativo: “I vertici Amam - evidenzia - devono assolutamente spiegare ai residenti della zona e all’intera città (visto che in pompa magna lo avevano annunciato anche alla stampa) i motivi per i quali non hanno ancora realizzato il bypass attraverso la realizzazione di una condotta di 150 metri che partendo dalla casa circondariale di Gazzi si sarebbe dovuta allacciare alla vecchia condotta che era stata disattivata durante i lavori di realizzazione della tranvia fra il 1998 e il 2003.

In alternativa Gioveni propone di spostare la principale fonte di approvvigionamento attualmente costituita dal lontanissimo serbatoio Mangialupi al pozzo D’Arrigo, nei pressi dell’ospedale Piemonte.

Il consigliere chiederà in Commissione lavori pubblici le dovute spiegazioni ai vertici e ai tecnici di Amam per invitarli a pronunciarsi in maniera definitiva sulla questione.