A cinque giorni dalla pubblicazione di “Quell’eredità con finale a sorpresa”, l’articolo del settimanale L’Espresso, scritto dal giornalista Emiliano Fittipaldi, il clero messinese replica alla polemica che ha travolto l’arcivescovo emerito di Messina, Calogero La Piana: quest’ultimo secondo quanto emerge dall’inchiesta documentata da Fittipaldi nel libro “Lussuria”, avrebbe avuto una relazione con un medico benestante, il Dottor. B.

Sarebbe stato lo stesso amante a confessare, in un biglietto scritto prima di morire, l’esistenza di un rapporto carnale nascosto con La Piana, destinatario inoltre di un’importante eredità da parte del medico.  L’Arcidiocesi di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela ha espresso un forte dissenso nei confronti del contenuto dell’articolo, giudicato “tendenzioso e non rispettoso della dignità del ministero pastorale svolto dal monsignore durante i nove anni di episcopato a Messina”.

Secondo la comunità ecclesiastica peloritana la verità è ben diversa da quanto riportato dal giornalista: “L’eredità ricevuta ad personam è stata devoluta per intero, con atto pubblico, a favore dell’Arcidiocesi di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela”.

E in merito alla presunta relazione con il medico l’Arcidiocesi replica: “Non potendo escludere l’esistenza del biglietto riportato nell’articolo sopra citato in cui viene denigrata la moralità di S. E. Mons. La Piana, si rappresenta la totale diffidenza circa l’autenticità della fonte. Suscita notevole dubbio, infatti, che il testatore abbia potuto scegliere come destinatario della sua eredità un soggetto che avrebbe subito dopo denigrato”.

Per queste ragioni il neo arcivescovo Accolla, andando controcorrente rispetto alla valanga di accuse che ha travolto la figura di Calogero La Piana, ribadisce la propria solidarietà nei confronti dell’arcivescovo emerito.