Anche i più bravi giocatori di poker senza carte adeguate sono destinati a perdere. Nel gioco è insito il bluff, ma la furbizia sovente non è sufficiente per vincere nemmeno ai professionisti più audaci del gioco. Renzi, Crocetta e Accorinti sono la testimonianza evidente che il bluff presto o tardi viene scoperto. Il politico di Rignano d'Arno aveva puntato a tre ricchi piatti: arrestare l'avanzata del movimento 5Stelle, migliorare l'agonizzante economia del Paese, riformare la Costituzione. Nessuno di questi obiettivi è stato centrato nonostante i favori di quasi tutta la stampa che conta, il miglioramento dell'economia in tutta l'area euro e nonostante i ripetuti bluff (mance, sicumera, artifizi mediatici).

Alla fine è tornato a Pontassieve con le pive nel sacco e medita una rivincita che al momento alligna solo nella sua mente e nei suoi fidi che sperano di essere rieletti. Il rottamatore è riuscito solo nello scopo di rottamare il PD e di insignire di ruoli e prebende gli amici del giglio magico. Il Movimento 5Stelle resta il primo partito, l'Europa chiede una manovra correttiva di quattro miliardi e la disoccupazione è divenuta una piaga ormai infetta.

Il Governatore della Sicilia passerà alla storia come il politico del bluff. I disastri che i cinque governi Crocetta hanno procurato a questa sfortunata isola sono irredimibili. Elencare le piaghe ormai putride da curare e la condizione morale e sociale in cui versano milioni di siciliani non è sufficiente perchè la realtà supera anche la più attenta descrizione e la più rigorosa analisi. Basta un dato: la Sicilia è l'ultima Regione d'Europa in riferimento ad ogni indicatore e il suo Governatore occupa l'ultimo gradino di gradimento fra i Governatori d'Italia ( nella precedente valutazione era penultimo).

Nonostante ciò l'istrione di Gela vuole ancora sedersi al tavolo da gioco per continuare con i suoi bluff, mentre imperterrito e senza alcuna vergogna continua a sfornare nomine per i suoi amici. I suoi sodali ( PD, Sicilia Futura, UDC e Ncd) lo assecondano e lo lasciano fare per accaparrarsi quanto resta del bottino. Il bluff del crocettismo e della sua maggioranza è ormai svelato e presto le urne ne sanciranno la fine ingloriosa.

A Messina il gioco del poker è abbinato alla tombola: è uscito il numero 16 e fra un mese il Consiglio comunale ha la possibilità di destituire il Sindaco e dare ai messinesi la possibilità di cambiare pagina e di affrancarsi forse da logiche clientelari e pseudorivoluzionarie.

Accorinti in realtà non ha bluffato perchè esso stesso è il bluff. Privo di competenza amministrativa, animato solo da pregiudizi ideologici e dalla febbre rancorosa della diversità esibita (magliette, piedi scalzi, esibizionismo), ha caratterizzato la sua sindacatura attribuendosi il diritto di giudicare buoni e cattivi, di perdonare o condannare, accogliere o esiliare. Questo atteggiamento ha allontanato i cittadini messinesi dalle istituzioni e ha reso il Sindaco buddista velleitario e ceco di fronte al degrado inconfutabile della città.

Narcisismo e egolatria oscurano la verità e mistificano la realtà. Il vero giocatore di poker conosce il valore del bluff e sa quando attuarlo, comprende che se gli altri giocatori hanno buone carte difficilmente il bluff reiterato può avere successo. In politica il successo è dato dal consenso. Renzi, Crocetta e Accorinti non hanno più il favore del popolo deluso perchè il grande bluff è stato scoperto!

di Pericle