La raccolta differenziata in Sicilia è cresciuta del 6% da giugno a novembre 2016, passando dal 15,41% al 21,05 con una media dell'1 per cento al mese. Arrancano le citta' metropolitane di Palermo (15%) Catania e Messina (12%) e i grandi centri come Siracusa dove la differenziata si ferma al 5%.

I comuni più "ricicloni" sono proprio i piccoli centri, con popolazione al di sotto dei 10 mila abitanti. In vetta alla classifica c'è Campofiorito con il 91,71%. Bene anche Giardinello (84%), Ribera(78%), Santa Margherita Belice (70%), e Siculiana (67%), che registrano una percentuale di differenziata addirittura superiore al 65% fissato dalla legge. E' quanto emerso dai dati forniti dal responsabile regionale per l'ufficio speciale raccolta Salvo Cocina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, alla quale hanno preso parte il governatore Crocetta, l'assessore all'Energia Vania Contrafatto e il dirigente del Dipartimento Acqua e Rifiuti Maurizio Pirillo.

Le buone performance registrate nei comuni al di sotto dei 10mila abitanti, secondo i dati forniti, dimostrano una certa agilita' delle amministrazioni a far cambiare abitudini e stili di vita ai cittadini e dunque di raggiungere buone performance e gli obiettivi fissati dalle legge sulla differenziata. Nei comuni fino a 30mila abitanti, invece, la differenziata in media si ferma intorno al 20%; il dato crolla nelle grandi citta', come indica la debacle di Palermo, Catania e Messina, influenzando la media regionale. Tra i comuni meno "ricicloni" risultano Augusta con l'8,78%, Agrigento con il 7.1% e Porto Empedocle, 2,20%.