Cronaca
Anno giudiziario, preoccupano i reati contro donne e minori
Fasce deboli nel mirino, il presidente della Corte d'Appello Galluccio lancia il grido d'allarme anche sulla carenza d'organico in tribunale
- 28/01/2017redazione
Inaugurazione dell'Anno giudiziario e tempo di bilanci. Messina resta una terra difficile, ma quello che preoccupa sono i reati contro donne e minori; nel 2016 sono aumentanti del ben il 104% i casi di stalking, pedofilia e pedopornografia. In sintesi, il crimine a Messina è sempre più violento contro le fasce deboli: le donne e i bambini, i commercianti senza protezione, i meno abbienti.
Crescono i reati informatici (pirateria, violazione della privacy, truffe on line). Eppure l’organico delle forze dell’ordine destinate a questo specifico settore resta esiguo I delitti contro la pubblica amministrazione registrano nell'ultimo anno una diminuzione del 14% nel distretto di Messina; per i reati di corruzione la diminuzione e' del 23%, per il peculato del 4%, per quelli di concussione del 18%". Lo dice il presidente della Corte d'appello di Messina, Michele Galluccio, all'inaugurazione dell'Anno giudiziario. "I delitti di associazione a delinquere di stampo mafioso - prosegue - aumentano del 22% e stessa tendenza per gli omicidi volontari consumati e tentati che aumentano nell'ultimo anno rispettivamente del 32% e del 43%. Gli omicidi colposi e le lesioni colpose, derivati da violazione delle norme sulla circolazione sono diminuiti i primi (del 27%), ed aumentate le seconde ( del 29%) . In lieve aumento e' la sopravvenienza dei reati contro la liberta' individuale e di stalking, pedofilia e pornografia. Si sono registrati nove delitti di riduzione in schiavitu' e tratta delle persone con un aumento del 104%".
Giustizia senza casa. Una situazione di crisi aggravata anche dai vuoti di organico del personale di cancelleria, "al cui fabbisogno si sopperisce con acquisizione di personale proveniente da altre amministrazioni" mentre alla carenza di magistrati si e' cercato di rimediare " facendo appello alla magistratura onoraria, gravata di ruoli monocratici civili e penali".
Pochi i dati positivi come l'informatizzazione del processo civile e l'attivazione della convenzione per il tirocinio formativo dei giovani laureati negli uffici giudiziari del tribunale di Messina e della Corte d'Appello, con la scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Universita' di Messina e gli stages. Anche per quest'anno, prosegue Galluccio nella sua relazione, il nodo del nuovo palazzo di giustizia non e' stato sciolto: "L'edilizia giudiziaria della citta' di Messina soffre, da lungo tempo, una situazione di estrema criticita' per la mancanza di locali".
Mancano aule, stanze per i magistrati ed il personale ed archivi , il presidente evidenzia anche "la degradante condizione in cui tanti lavoratori sono costretti a lavorare ed in particolare la situazione dei locali dell'ufficio Gip-Gup, i problemi della sede della Sezione Lavoro del Tribunale e dell'Ufficio del Giudice di Pace". Infine con "crescente amarezza" il presidente Galluccio torna a parlare della "mancata utilizzazione, da parte del Comune di Messina, da oltre 20 anni, dei fondi (17 milioni di euro) per la realizzazione del secondo palazzo di giustizia, mentre ogni anno si spende circa un milione e mezzo di euro per pagare canoni di affitto, in alcuni casi per immobili non idonei all'uso".