Se è vero che la legge 240/2010 (c.d. Gelmini) subordina la retribuzione dell’impegno didattico dei RTI in funzione delle risorse disponibili (comma 4), sarebbe tuttavia opportuno che l’Amministrazione dell’Ateneo, che nell’ultimo anno ha programmato ingenti investimenti su vari fronti importanti per la vita accademica, premiando gli studenti meritevoli con riconoscimenti alla carriera, consideri altrettanto importante dare un adeguato riconoscimento all’impegno profuso nella didattica dai RTI, i quali per anni si sono fatti carico di ore e ore di corsi con spirito di servizio e passione pari alle loro competenze e professionalità, quest’ultime certificate dalle schede di valutazione dei corsi compilate dagli studenti.

Essendo la capacità dei docenti di erogare didattica di qualità una parte fondante della scelta di iscriversi in un dato Ateneo, la FLC CGIL di Messina ritiene che il ruolo svolto in tal senso dai RTI debba trovare la sua giusta valorizzazione. Non a caso la poca attenzione mostrata alla problematica in oggetto è stata causa nell’ultimo anno di forte disagio per vari RTI che nonostante fossero competenti e produttivi, non hanno dato disponibilità ad effettuare didattica frontale. È urgente un provvedimento da parte dell’Ateneo che preveda dei compensi per la didattica dei ricercatori in linea con quelli europei. Per venire incontro alle richieste dei RTI sarebbe opportuno che dai fondi che l’Amministrazione ha distribuito per la didattica nei vari Dipartimenti, sia stornata una quota premiale per i RTI che hanno ricoperto incarichi didattici.

Tale quota andrebbe intesa come integrazione dei compensi già percepiti, ma con un vincolo di destinazione d’uso per attività di ricerca o connesse alla ricerca (partecipazione a convegni, pagamento pubblicazioni scientifiche ecc.). Inoltre la FLC CGIL di Messina ritiene utile rivedere anche la norma prevista dal D.R. n.58 per cui l’affidamento di carichi didattici ai RTI sia consentito solo qualora i RTI risultino scientificamente produttivi, ovvero abbiano 2 prodotti nel triennio sul portale IRIS.

Questa norma viene riportata alla luce perché non tiene presente le quotidiane difficoltà di molti ricercatori dell’Ateneo che svolgono lavori scientifici e di qualità senza fondi o con fondi non sufficienti. Perciò la FLC propone che l’affidamento degli incarichi didattici ai RTI vengono fatti in base alle valutazioni positive da parte degli studenti della didattica da essi erogata.

Serena Votano