La tendopoli del "PalaNebiolo" di contrada Conca d'Oro è stata chiusa poco più di un mese fa per volontà del prefetto, Francesca Ferradino, ma la struttura adibita ad ospitare i migranti è ancora presente all’interno del campo sportivo. A segnalarlo è il consigliere della V Circoscrizione, Paolo Barbera, che chiede l’intervento del prefetto.

Realizzato nel 1997 e di proprietà dell’Università di Messina, il PalaNebiolo ha ospitato eventi sportivi di rilievo come le Universiadi o la fase finale dei Mondiali di Baseball del 2012. Dal 2013, però, il campo del Palanebiolo è servito ad allestire la tendopoli per ospitare alcuni dei migranti sbarcati in città, anche se molte associazioni puntavano il dito contro condizioni igieniche della struttura.

Le denunce di Barbera: “Nel corso degli anni ho ripetutamente denunciato che la tendopoli avrebbe dovuto essere una soluzione transitoria, di emergenza, tanto perché realizzata attraverso la requisizione di un impianto sportivo funzionale, quanto poiché non in grado di garantire condizioni di igiene, di decoro e di vivibilità degne e civili, chiedendone pertanto più volte la chiusura poiché il lasso di tempo trascorso e le ingenti risorse destinate avrebbero consentito la realizzazione di strutture di accoglienza più consone e funzionali, capillarmente disseminate nei centri abitati del territorio, anche attraverso l’adeguamento e la riconversione di immobili in disuso.

Denunce, richieste e segnalazioni sono rimaste prive di riscontro fino all’insediamento del nuovo prefetto, dott.ssa Francesca Ferrandino, che tra i primi provvedimenti ha disposto la chiusura del Cta di contrada Conca d’Oro”.

Barbera, infine, chiede al prefetto che vengano tolte le tende e gli arredi ancora presenti al PalaNebiolo e di procedere con la riconsegna della struttura al proprietario, ovvero all’Univesità di Messina.