C’è anche il dg del Papardo, Michele Vullo, nella terna dei manager indicati dal rettore dell’Università di Messina alla Regione, per ricoprire l’incarico dopo le dimissioni di Marco Restuccia. Oltre al Vullo c’è anche Gateano Sirna, attuale dg dell’Asp, e un professionista di Roma. Si tratta di un’indiscrezione trapelata da ambienti universitari nelle ultime ore. Il mandato di Giuseppe Laganga, nominato commissario, si avvia alla conclusione e quindi si è messo in moto il rettore per “disegnare” l’identikit del nuovo manager.

La partita è comunque ristretta a due nomi, dal momento che il professionista romano non sarebbe interessato a ricoprire l’incarico a Messina, considerato che è dg presso una struttura sanitaria della capitale. La scelta della commissione, pertanto, sarà ristretta a Vullo e Sirna, ma non è detto che l’iter possa essere completato entro la “dead-line” del 12 marzo, quando entrerà in gioco la norma bloccanomine voluta, giova ricordarlo, dall’on. Santi Formica. In buona sostanza, negli ultimi sei mesi del mandato il governatore della Regione non può effettuare nomine di alcun genere, a parte i commissari ad acta. Pertanto, nel caso del Policlinico se le procedure non si concluderanno entro un mese, si avvierebbe una lunga gestione commissariale. E conoscendo i tempi biblici della burocrazia è lecito ritenere che si vada al commissariamento.

Intanto, sta generando qualche frizione all’interno del centro-sinistra l’eccessivo presenzialismo del rettore, Pietro Navarra, al fianco di Davide Faraone. Giova peraltro ricordare che l’indicazione dei nomi di Sirna e Vullo è riconducibile a Sicilia Futura. Il “cerchiobottismo” dell’Ateneo, rappresentato dal rettore Pietro Navarra, non è stato preso bene negli ambienti politici.