Il rallentamento a 20 Km/h sulla tranvia nel tratto di 400 mt. compreso fra le fermate Boccetta e Municipio non può rimanere permanente!”: è questa la richiesta formulata dal consigliere comunale Libero Gioveni al direttore di esercizio ATM della tranvia, l’ing. Poidomani, ospite nella VII Commissione consiliare, appositamente convocata su richiesta dello stesso consigliere sia per conoscere i reali motivi di questo rallentamento improvviso istituito il 30 novembre scorso, sia per fare il punto della situazione sulla manutenzione in generale della linea ferrata.

Seppur il funzionario dell’azienda trasporti ha tranquillizzato sui riflessi negativi che questo rallentamento può avere sulla circolazione con un ritardo di appena 1 minuto sui tempi di percorrenza – spiega Gioveni – non si può non nutrire preoccupazione sui peggioramenti che quel tratto della tranvia può subire nel tempo. Infatti – prosegue il consigliere, che parla anche da ex tecnico del settore – il profilo ondulatorio delle rotaie e i difetti di livello riscontrati, oltre a pregiudicare il confort dei passeggeri, potrebbero anche in qualche modo superare le tolleranze limite ammesse per la sicurezza, per cui occorre non abbassare la guardia e tentare di ripristinare la regolarità dell’esercizio nel tratto in questione.

E’ evidente, così come ha ammesso l’ing. Poidomani, che i costi per mettere in efficienza il tratto della tranvia risultano parecchio elevati e che né Comune, né Atm al momento possono permettersi. Ed ecco che nasce la proposta di Gioveni formalizzata all’azienda: poiché le cause dell’avvallamento del binario potrebbero essere addebitabili non al cedimento della massicciata (di competenza Atm), bensì a un cedimento strutturale del terreno e della banchina del porto che sono invece di competenza dell’autorità portuale, il consigliere comunale ha chiesto di istituire subito una Commissione tecnica formata da esperti del settore sia di Atm che dell’autorità portuale, cosicché si possano definire le reali cause e quindi chiarire definitivamente a chi spettino i costi dell’intervento.

L’esponente centrista ha sollecitato la nuova gara d’appalto per la manutenzione, visto che da anni si va avanti a suon di proroghe con l’impresa Ventura, evidenziando la necessità di internalizzare almeno parte del servizio di manutenzione, avvalendosi anche dello stesso personale qualificato dell’impresa, nell’ottica di una ottimizzazione dei costi.