Al fianco di chi è stato licenziato e privato di alcuna prospettiva di reinserimento nell’ambito della Formazione. Il Partito Comunista Italiano esprime totale solidarietà ai lavoratori della Formazione che, a Palermo, da giorni stanno effettuando davanti la sede della Regione Siciliana lo sciopero della fame, atto estremo ed estrema protesta nei confronti di un licenziamento che a mette a rischio centinaia di famiglie. Il Pci promette la propria vicinanza ai promotori della lotta e lanciano un appello al governatore Crocetta affinchè vengano presi immediati provvedimenti per rimediare a questa problematica: “Meno promesse e più fatti concreti”.

“Il mondo della Formazione si è rivelato il regno del clientelismo politico e quelle del Governatore Crocetta sono state promesse da marinaio” si legge nella nota trasmessa agli organi di stampa da Antonio Bertuccelli, segretario regionale Pci Sicilia. “Scappare davanti alle sacrosante rivendicazioni, - continua scagliandosi contro il governo di Palermo - dimostra l’incuria della Giunta Regionale, nei confronti di chi vive nel dramma perché non ha più i sostentamenti necessari per campare, e che si trova costretto, cosa inaccettabile in un paese civile, alla mortificazione e all’umiliazione per il diritto al lavoro”.

I comunisti in modo particolare hanno rivolto un’aspra critica nei confronti dell’assessore Marziano e la sua scelta di rifiutare un incontro con i lavoratori, che si erano recati nel suo ufficio: “Rispondere alle richieste sarebbe stata per lui un’impresa ardua, è l’emblema dell’assoluto menefreghismo e dell’improvvisazione dell’attuale Governo Siciliano”.