Una lettera aperta inviata, fra gli altri, al ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, per segnalare i nuovi disservizi che rendono ancora più lento e inefficiente il sistema dei trasporti siciliano.

A scrivere di suo pugno è Gino Scitto, presidente della Fapi, ma che precisa di scrivere da semplice cittadino e non da massima espressione di un’associazione datoriale. Il tema riguarda la continuità territoriale poco garantita del sistema delle coincidenza.

“E’ un’esperienza comune a tutti – scrive Sciotto – quanto prendono il treno ‘Freccia Argento’ in partenza da Roma alle 17,30 con arrivo a Villa San Giovanni alle 21,55, constatare la puntuale impossibilità di imbarcarsi sulla nave traghetto in partenza alle ore 22”. Il mezzo successivo in partenza per Messina è dopo 50’ e l’arresa di fa snervante per i passeggeri in arrivo dalla capitale.

Sciotto ha scritto a tutti gli attori chiedendo che si adottino dei correttivi. Rivolgendosi a Trenitalia chiede di anticipare la partenza del treno di un 5’, alla Caronte&Tourist di posticipare la partenza della nave di una decina di minuti, allo scopo di dare la possibilità ai passeggeri di raggiungere l’imbarco senza dovere rischiare di perderlo dopo una corsa folle.