Ridotta in Appello da 30 a 18 anni la condanna nei confronti dell’uomo che uccise il figlio con una fucilata al petto. La tragedia familiare si consumò nel Comune del Tirrenno nel 2015, quando Cosimo Crisafulli uccise il figlio Roberto. I giudici della Corte d'Assise d'Appello hanno così ridotto la condanna a 30 anni emessa in primo grado con il rito abbreviato. La pubblica accusa aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. L'omicidio fu commesso all’alba – così come ricostruito dai carabinieri- perché la vittima sovente rientrava ubriaca ed aggrediva i familiari. Quella mattina vi fu una lite furibonda che sfociò nel delitto. In un primo momento si era ipotizzato che ad uccidere Roberto fosse stato il fratello e che il padre tentò di scagionarlo, ma dalle indagini approfondite emerse che a sparare fu il padre.