Cresce l’attesa per il derby tra Messina e Catania, il terzo della stagione. Il bilancio finora vede una vittoria per parte: il match dell’andata si concluse con l’affermazione etnea per 3-1, invece il secondo turno di Coppa Italia Lega Pro, giocato in riva allo Stretto, fu deciso da una doppietta di Giuseppe Madonia, autentico bomber di coppa del Messina.

Prosegue la campagna biancoscudata #iocisono: il primo a prestarsi alle telecamere della società è stato l’attuale tecnico Lucarelli, mentre nelle ultime ore è toccato agli ex calciatori Arturo Di Napoli e Antonio Bellopede, ma anche agli attori Nino Frassica e Tony Sperandeo, amico del neo presidente peloritano Franco Proto. Proprio l’entusiasmo scaturito in seguito al cambio ai vertici societari potrebbe rivelarsi determinante in termini di biglietti venduti: sarà quasi impossibile rivedere i 20000 di Messina-Catania della scorsa stagione, ma il direttore generale Raffaele Manfredi, nonostante il poco tempo a disposizione, confida che le presenze possano toccare almeno le 10000 unità, mai avvicinate nella stagione in corso. Per contribuire all’avvicinamento dei tifosi alla squadra, la società ha inoltre disposto che i supporters possano accedere al Celeste durante gli allenamenti, ad eccezione della rifinitura.

Per la gara di domenica Lucarelli potrà contare su Bruno, Palumbo e Madonia, che hanno scontato le rispettive giornate di squalifica. Probabilmente troveranno almeno un posto in panchina anche Grifoni, Rea e Foresta, tra l’altro già convocato per la gara di Pagani. Sicuramente ci sarà invece capitan Musacci, uno degli ex della partita, che in settimana ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano La Sicilia: «Sfida particolare per Pozzebon? Sarà un avversario come gli altri, ma sappiamo le sue caratteristiche e speriamo non sia in giornata. Mio passato in rossoazzurro? Il Catania è stata l’ultima squadra con cui ho giocato. Una squadra che ho rimpianto per l’organizzazione e quello che metteva a disposizione il club. Catania non aspetta, se sbagli due partite sei finito».

Per il Catania non è prevista alcuna conferenza stampa del tecnico Mario Petrone, già passato da Messina a maggio del 2014, quando alla guida del Bassano festeggiò al San Filippo la vittoria della Supercoppa Lega Pro di Seconda Divisione, ma oggi ha parlato l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Una conferenza stampa che può essere definita principalmente una risposta a Messina e al Messina, nonché alle affermazioni di Proto e del ds biancoscudato Marcello Pitino durante e dopo la conferenza di presentazione della nuova società. Ecco alcune sue dichiarazioni tratte da mondocatania.com: «Gli auguro (a Proto, ndr) di avere la forza di spendere gli stessi soldi che ho speso io nel Messina. Non sono un vincente come Proto dice di essere. Io ho vinto solo 12 campionati in carriera, dalla D alla B. Ho vinto due campionati col Messina e gli ho lasciato la squadra in Lega Pro».

L’ex numero uno del Messina ha poi ribadito alcuni concetti già trattati ai tempi della sua presidenza con qualche frecciatina finale: «Quando arrivai a Messina la squadra non era neanche in condizione di iscriversi al campionato. Sono andato via da Messina per una mia scelta, lasciando 600mila euro di debiti e la squadra che anche prima degli spareggi con la Reggina era certo che sarebbe rimasta in Lega Pro. Il calcio è diretto alla gente. Se la gente non compra e non è presente, bisogna prenderne atto. Certe dichiarazioni, fatte da certe persone in determinati momenti, dimostrano che certuni hanno la faccia come il culo. Ricordo che io ho dato il Messina a zero euro. Anzi, ho anche pagato certe persone che adesso dicono di non avere preso un euro». Poi sul nuovo ds biancoscudato: «Pitino non ha mai curato la parte amministrativa della società. Sostiene che senza la loro opera, l’anno scorso, il Catania sarebbe fallito. L’anno scorso il Catania ha speso 4 milioni di euro per l’organico. Si sono salvati all’ultima giornata per un palo. Quella di Pitino è stata un’intervista poco opportuna, specie quando ha parlato di arrestati e compagnia bella. Si sta cercando di eliminare il gap tra le due squadre alimentando delle tensioni prima della partita. Il suo contratto era in scadenza, quindi non c’era nulla da comunicare riguardo alla decadenza dal suo ruolo». Ed infine sulla partita: «Catania e Messina sono separate da 20 punti, sono tanti. A Messina stanno preparando la partita della vita. Logico che sia così quando si affronta una sfida contro una squadra che ha fatto 20 punti in più. Per me non è un derby, il nostro derby è col Palermo. La città di Messina troverà una squadra pronta ad affrontare l’atmosfera che ci sarà al San Filippo. Il campo sarà giudice supremo di quello che sarà fatto. Spero che potremo affrontare la sfida col Messina ad armi pari, almeno per atteggiamento in campo». Domenica rientrerà Bergamelli, mentre Di Cecco e Baldanzeddu difficilmente saranno del match. Possibile la presenza dal 1’ degli ex Fornito, Pozzebon e Tavares.

Inoltre, l’Acr Messina comunica di avere affidato l’ufficio stampa a Sergio Magazzù. Nel pomeriggio la società peloritana ha reso noto di avere ingaggiato l'attaccante Gianvito Plasmati, indosserà la maglia n°27. 

 

 

 

Alessandro Tavani