Politica
Dissesto autostrade, Minuti: “Si intervenga sui requisiti minimi di sicurezza”
Il coordinatore provinciale di Scuola Politica e candidato all'Ars è intervenuto in riferimento alle condizioni in cui versano i tratti autostradali A18 ed A20
- 02/03/2017redazione
“La denuncia inascoltata di tanti cittadini che protestano per le condizioni dell’A18 nella riviera ionica, per la rovinosa situazione dell'A20 nella zona tirrenica e lo scandaloso silenzio per i pedaggi del casello autostradale di Messina-Orto Liuzzo (denominato impropriamente Villafranca, ma che in realtà ricade nel territorio di Messina) riscossi illegittimamente dal comune villafranchese fa capire che, il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta da un lato, e il sindaco Renato Accorinti dall’altro, sono sordi a qualunque istanza venga dal basso, proprio da quelle donne e quegli 'uomini della strada' – o meglio dell'autostrada – che sono stanchi di essere presi in giro da una classe politica parolaia ed inconcludente”. È quanto afferma il coordinatore provinciale di Scuola Politica e candidato all'Ars, Gianfranco Minuti, commentando le condizioni in cui versano i tratti autostradali Messina-Catania e Messina-Palermo.
“Il G7 a Taormina – spiega Minuti – evento mondiale di primissima importanza, è tra meno di 100 giorni. Ciononostante la classe politica è sorda e tale rimane a ogni istanza: tanto i Grandi del G7 atterreranno a Catania per andare a Taormina e ciò spiega il formicolio improvviso di uomini e mezzi solo in quel tratto autostradale”.
E continua: “Ma che importanza ha se l’Anas dice che i 182 chilometri della Messina-Palermo e i 77 della Messina-Catania con i loro avvallamenti, buche, gallerie non illuminate e guardrail da sostituire sono le autostrade più malmesse d'Italia. Quanto meno ciò avrebbe dovuto impedire l'aumento del pedaggio: invece l'aumento c'è stato. La gente paga due volte: in tariffe e rischi. Purtroppo, in questi anni, il pedaggio è servito a pagare spese legali, ad acquistare una sede di rappresentanza a Roma, fare avanzare in carriera regionale i burocrati del Cas”.
“Non chiediamo le barriere protettive di ultima generazione – conclude – ma almeno si intervenga sui minimi requisiti di sicurezza per garantire dei servizi agli utenti!”
PM