L'elezione del nuovo segretario generale della Cgil di Messina da parte dell’Assemblea generale provinciale che si è riunita all’hotel Royal alla presenza del segretario nazionale Cgil e responsabile di organizzazione Nino Baseotto e del segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro. Il nuovo organismo elettivo, istituito dall’ultima Conferenza di organizzazione della Cgil, allargato ai delegati di tutti i luoghi di lavoro, ha eletto con 76 voti su 80 votanti Giovanni Mastroeni al vertice della Camera del Lavoro Metropolitana.

Mastroeni, 56 anni, sposato con Tiziana Russo e padre di tre figli, ha iniziato la propria attività in Cgil nel 1979 ricoprendo importanti incarichi: segretario della Cgil di Milazzo e di Barcellona,  segretario generale provinciale della Filcea, della Fillea, della Flai, segretario generale aggiunto della Cgil provinciale e presidente  del comitato direttivo della Cgil Sicilia. Subentra a Lillo Oceano segretario della Camera del Lavoro metropolitana dal 2009 e che va a ricoprire un incarico nella struttura nazionale del sindacato.

Al segretario uscente sono stati rivolti i ringraziamenti per il lavoro svolto, in anni particolari per il territorio messinese segnato da una grave crisi economica con la desertificazione produttiva e la perdita di tanti posti di lavoro, da fatti gravi come le tragedie del dissesto idrogeologico. Diverse le denunce e le iniziative promosse sui temi del lavoro, delle infrastrutture, delle politiche del territorio.

Nelle dichiarazioni programmatiche di Mastroeni, l’analisi sulla difficile situazione socio-economica del territorio: “Tutta la provincia di Messina vive a oltre sette anni dall’inizio della crisi uno dei momenti più drammatici dal punto di vista economico ed occupazionale, dal 2008 al 2014 si sono persi oltre 23mila posti di lavoro. Tra il 2005 e il 2014 il tasso di occupazione è sceso dal 47,9% al 41,4%”.

“La Cgil - ha evidenziato Mastroeni - svilupperà una forte iniziativa insieme alla Cisl e alla Uil per l’immediata realizzazione delle opere previste nel Patto per la Sicilia, nel Patto per il Sud e nel Pon Metro con una spesa complessiva di 500/600 milioni di euro nei prossimi 24 mesi in tutto il territorio messinese. La città di Messina - ha proseguito nel suo intervento - si trova in una fase di profondo declino continuando a pagare il  prezzo più alto tra i territori dell’isola. Il livello di disoccupazione negli ultimi due anni è cresciuto del 6,9% con un tasso più elevato degli altri comuni siciliani. A rischio povertà il 46% della popolazione messinese, con un invecchiamento della stessa: i residenti con un’età oltre 65 anni nel 1951 erano il 10%, nel 2016  sono pari al 22%.

Messina è terzultimo in Italia per spesa sociale procapite, spende di media 137,17 euro rispetto ai 246 della media nazionale e 464 della città di Trieste. Si rende necessaria una forte iniziativa che mettendo attorno ad un tavolo le Istituzioni, gli Enti locali, le forze parlamentari, l’Università, le organizzazioni dei datori di lavoro, le Organizzazioni sindacali, il mondo dell’associazionismo, possa dare l’avvio a quella fase progettuale che rilanci il futuro di questa città per creare opportunità di lavoro e sviluppo”.

Sulle tematiche nazionali ribadito il grande impegno portato avanti dalla Cgil con al centro i temi del lavoro, delle tutele. Annunciata oggi una nuova fase di assemblee nei luoghi di lavoro e in tutti i comuni della provincia in vista dei due referendum sull’eliminazione dei voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti all’interno della Carta dei Diritti universali del Lavoro che è all’esame del Parlamento, mirata a ripristinare le tutele cancellate dalle politiche del Governo e ad estendere le garanzie a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori.

Nel corso dei lavori è stata portata la solidarietà e la vicinanza di tutta la Cgil ai lavoratori ex Servirail in presidio, da giorni, a piazza Cairoli per la difesa del lavoro.