Obbligo di riservatezza e lavori a porte chiuse. Queste sono in sintesi le richieste effettuate dal vice segretario generale del comune di Messina ai consiglieri comunali in riferimento alla proposta di delibera “Variante parziale di tutela ambientale al vigente P.R.G. della città di Messina”. I consiglieri però non ci stanno e, in una lettera firmata da tutti i capogruppo, hanno chiesto maggiori chiarimenti al direttore generale dell'assessorato regionale ambiente e territorio. Nel frattempo, in attesa di una risposta, si è concordato di interrompere il lavoro della commissione.

“Tale comportamento – spiegano i capigruppo – non consente ai consiglieri comunali di poter convocare in consiglio, in particolare gli ordini professionali, né altri organi istituzionali competenti quale il genio civile o associazioni ambientalistiche o confederazioni di categorie produttive. Né i consiglieri, in base al disposto del dirigente, potrebbero avvalersi di supporti professionali tecnici non potendo divulgare il contenuto della proposta di delibera; con il grave rischio di essere accusati di violazione di segreto d'ufficio”.

E concludono: “Si richiede pertanto una parere motivato su quanto disposto dalla vice segreteria generale del comune, e se la documentazione e gli allegati tecnici a corredo della proposta di delibera possano essere liberamente consultati ed approfonditi dai consiglieri”.