Si terrà al Teatro Annibale Maria di Francia sabato prossimo alle 18, l'incontro organizzato dall'Associazione "Anthurium Rosa" con lo scrittore Salvatore Brizzi. L’autore parlerà del tema "Il significato spirituale della magia”, introdotto da Mirella Restuccia, presidente dell’associazione . Il giorno dopo, dalle 9 alle 18, al Royal Palace Hotel,invece, terrà un seminario sul “Risveglio della coscienza" - I principi del Lavoro su di sé e come applicarli.

"Guardiamo con grande attenzione a questo nostro nuovo appuntamento – sottolinea Mirella Restuccia, presidente di "Anthurium Rosa" – perché abbiamo lavorato tanto per arrivare all’incontro con Salvatore Brizzi, scrittore impegnato da anni in un percorso spirituale che, pur traendo energia da antiche tradizioni, è sicuramente non cristallizzato ma elaborato e fatto proprio. Sarà un momento da vivere totalmente nel qui e ora, immergendosi in una due-giorni che trasporterà, chi vorrà viverla con noi, verso la 'creazione consapevole', nella chiara e corretta accezione della legge di attrazione".

Salvatore Brizzi è il fondatore della “Antipodi Edizioni”. Attraverso la sua attività di scrittore e conferenziere, è impegnato nella divulgazione di antichi insegnamenti, il cui scopo è “facilitare l’evoluzione interiore dell’essere umano”. Si ispira alla figura del monaco-guerriero per educare l'essere umano a divenire un leader di se stesso: un individuo con il cuore aperto, equilibrato all’interno e intraprendente all’esterno. Egli intende l’Alchimia come «un’Arte e una Via che portano alla trasformazione psicologica e alla realizzazione spirituale degli individui.

Durante il seminario, si parlerà del “lavoro di risveglio spirituale”, consistente principalmente nella capacità di stabilizzare la propria coscienza in un costante Qui-e-Ora, «mentre al contempo, proprio grazie a questa capacità, vengono elaborati i blocchi emotivi irrisolti che ci portiamo dietro dall’infanzia e che condizionano gli eventi del nostro presente. Ogni blocco emotivo integrato porta a una successiva apertura del Cuore e quindi a una ulteriore occasione di innamorarsi della vita». Procedendo su questo cammino di elaborazione, la felicità smette progressivamente di essere legata alla natura degli eventi esterni, per associarsi invece a uno stato di coscienza costante, non più influenzabile dalle negatività esteriori. Nel corso del seminario si vedrà, in particolare, che più è ferma la cosiddetta “volontà guerriera” di integrare le emozioni negative, più la vita interiore diviene serena.

 

Maria Rosaria Cassano