“Ho deciso per te. Tu che ne pensi? Sei d’accordo?”. Pare sia stata questa la conversazione via etere tra il sindaco Renato Accorinti e l’assessore alla Cultura fresco di nomina, Federico Alagna, che non vuole rilasciare dichiarazioni prima della conferenza stampa, fissata per domani mattina a Palazzo Zanca. Il ventottenne, ex Portavoce del Movimento Cambiamo Messina, ha ricevuto la telefonata del Primo cittadino alle 17 dello scorso venerdì e solo da quell’istante ha iniziato ad elaborare che davvero la poltrona vuota dell’ottavo assessorato sarebbe stato occupata da lui. Per quanto sia molto giovane, il suo mondo è profondamente legato all’associazionismo di realtà culturali ed artistiche a vario titolo. Dal suo pregresso, si riscontra una predisposizione da comunicatore e nel sociale e lo dimostra la sua formazione universitaria in Relazioni internazionali, in cui si è distinto laureandosi con lode. Alagna ha avuto, insomma, una “sorpresa a metà”. Ha vinto nel duello virtuale con l’altro competitor ad assessore, il giornalista Luciano Fiorino che attendeva, come lui, la risoluzione tribolata della squadra Accorinti.

Scelta ottima, addirittura perfetta - dichiara l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua -. Il Sindaco ha fatto il nome di Federico perché convinto che sarà la persona giusta al posto giusto. Tutti noi in totale sintonia”. Alla domanda se il temporeggiare sia stato determinato dall’incertezza di qualcuno, l’assessore risponde: “Sia l’uno che l’altro candidato sarebbe stato all’altezza del compito da svolgere ma io sono molto contento per Federico”.

E poi c’era la “pseudo questione” da sciogliere sulla capogruppo di Cambiamo Messina dal basso, Lucy Fenech che, secondo dei rumors, sarebbe stata indicata come papabile assessore per questa delega “così di spessore”. Sarà stata la voglia di vedere un’altra donna in Giunta ad affiancare la responsabile dei Servizi sociali, Nina Santisi ma effettivamente la questione non sfiorava minimamente nessuno né tantomeno la stessa consigliera. Per l’appunto, la Fenech ci ha rivelato: “Ad ogni assessore che salta, in concomitanza è saltato fuori il mio nome ma nulla è stato mai vero. Io sono soddisfatta del lavoro che sto facendo in Consiglio e gli assessori lo riconoscono. Quindi non ci sarebbe stato motivo di far traballare degli equilibri. Nessuno formalmente me l’ha chiesto. Per quanto riguarda Federico, penso farà grandi cose da subito. Io mi sono confrontata dall’interno con il movimento Cmdb, fin quando ne facevo parte, fino a un anno e mezzo fa. Questo vuol dire che ho vissuto l’operato dinamico di Federico”.

Passando dallo studioso Sergio Todesco che era stata la prima scelta, attraverso l'accademico reggino di Scienze politiche Tonino Perna fino a Daniela Ursino, presidente di D'Art eventi, che si è sempre mossa con disinvoltura negli ambienti artistici e culturali, questo assessorato ha avuto con Alagna quattro esponenti, battendo persino quello al Bilancio che ne ha avuto tre. Speriamo i cambi di staffetta si fermino qui.         

A 24 ore dal battesimo in Giunta, Alagna dovrà sicuramente pensare da dove partire e quale programma stilare per stare anche al passo dei ritmi del suo predecessore Daniela Ursino. Pare siano stati “giorni complessi” per la decisione. L’altalena tra i due contendenti, forse, dipendeva dal fatto che il neo assessore risulta impegnato come ricercatore a Bologna sul piano dell’immigrazione per conto di organizzazioni no-profit. La posizione del titolare della Cultura da Palazzo Zanca deve far valere i propri contatti e far girare le risorse economiche, oltre che il nome di Messina in campo nazionale. In ogni caso, l’emergente della scelta è stato disponibile nell’immediato e sembra interiormente sereno, secondo le battute riferite da Ialacqua.

Marcella Ruggeri