Per quanto il suo profilo compaia nella rosa dei tre concorrenti a manager del Policlinico, guidato ancora dal Commissario Laganga, viene gettata sempre qualche ombra sul dottor Michele Vullo e sulla sua attuale carica di massimo vertice dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina. La sua scelta tre anni fa da parte di Palazzo d’Orleans ha lasciato l’amaro in bocca a qualcuno. Insieme alla sigla Uil, c’è chi sferra attacchi politici al fulmicotone contro il direttore generale per fare chiarezza sulla corrispondenza del suo curriculum e i criteri di nomina. Ad interpretare l’accaduto è il deputato nazionale del Movimento Cinquestelle Francesco D’Uva. “Ho chiesto al Governo centrale di esaminare con precisione se, in tal senso, siano stati rispettati i criteri di legge e se non sia il caso di fare una verifica generale di tutti gli idonei alla carica di direttore nelle Aziende sanitarie siciliane”. A questa interrogazione il PortaVoce Pentastellato si aspetta e pretende che venga fornita una risposta a stretto giro. E’ un caso molto delicato che merita sicuramente l’attenzione del Ministero, sostiene.

“Secondo quanto emerso – spiega D’Uva – vi sarebbero delle nette discrepanze tra il curriculum vitae presentato da Vullo e i requisiti necessari per risultare idonei alla carica di direttore”. Prima di inserirsi nell’elenco delle aziende sanitarie siciliane, il direttore Vullo ha incassato una esclusione nella selezione della Regione Calabria per mancanza di esperienza gestionale. “Eppure lo stesso anno – specifica il parlamentare - la Regione Siciliana ammise la sua candidatura e da lì, in breve, giunse la nomina al Papardo”. D’Uva è convinto che siano state adottati dei sistemi irregolari e per questo ci siano delle responsabilità da rintracciare. Il deputato invita il Governo non solo ad indagare a 360 gradi sulla faccenda ma ad “intervenire in maniera esemplare”.

All'interrogazione di D'Uva fa eco la dichiarazione della PortaVoce all'Ars, Valentina Zafarana, che commenta: "Vogliamo sapere già da tempo dall'assessorato regionale, con accessi agli atti e una interrogazione parlamentare, che vengano fatti doverosi controlli in merito alle perplessità sollevate sul possesso, da parte del dottor Michele Vullo, dei requisiti necessari alla nomina di direttore generale dell'Azienda ospedaliera Papardo di Messina; abbiamo anche portato la questione nella Sottocommissione Antimafia all'Ars”.

L'idoneità nei ruoli apicali della sanità siciliana non è un gioco e neanche una qualità su cui si possono avere anche minime titubanze, secondo la Zafarana. Se c’è stato qualche sbaglio, è corretto che si agisca come si farebbe per i cittadini comuni.