Un esposto indirizzato a due Procure e alla Corte dei Conti. Nuovo affondo di Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile area medica della Uil-Fpl e Pietro Pata, segretario regionale dell’ANAAO-ASSOMED. I sindacalisti dopo l’audizione alla Commissione Antimafia regionale (il cui contenuto è ancora secretato), hanno depositato un nuovo esposto alle Procure di Messina e Palermo, riguardo i titoli del direttore generale del Papardo, Michele Vullo.

Il manager, secondo quanto si legge nell’esposto indirizzato anche alla Procura della Corte dei Conti, non sarebbe in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ricoprire tale incarico. L’esposto, che si compone di sei cartelle e venti allegati, dimostrerebbe in maniera incontrovertibile come il manager di Caltanissetta non avesse maturato i requisiti poiché nel periodo compreso fra il 2002 e il 2006, “Contrariamente a quanto dichiarato – si legge nell’esposto – nel curriculum e nell’istanza di partecipazione alla selezione per Direttori generali, non sembra abbia mai ricoperto in precedenza il ruolo di Dirigente di struttura complessa, bensì e molto più semplicemente, quello di incarico con contratto di collaborazione continuativa (Co.Co.Co) conferito con procedure di cui all’art. 7 comma 6° del D.Lgs 165/2001”.

All’esposto sono state allegate anche le delibere dell’ospedale S. Elia di Caltanissetta, dalle quali si evince che Michele Vullo fungeva da mero consulente per relazioni sindacali dell’Azienda Santobono-Pausilipon di Napoli. Quindi, contrariamente a quanto indicato dal curriculum non avrebbe assunto mai la responsabilità della “Struttura complessa Relazione sindacali” e non sarebbe mai stato posto a capo della Struttura come Dirigente. Nell’esposto, inoltre, si evidenzia come il dott. Vullo, in sede di sottoscrizione del contratto di lavoro per l’incarico di Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Papardo, non avrebbe prodotto gli atti e i documenti ufficiali attestanti il possesso dei requisiti dichiarati in sede concorsuale, ma al contrario avrebbe sottoscritto un’ulteriore dichiarazione di notorietà esaminata dalla segreteria tecnica e confermata con la sottoscrizione del contratto da parte dello stesso.

Per tutti questi motivi – concludono Pippo Calapai e Pietro Pata, rispettivamente segretario generale della Uil-Fpl e segretario regionale di ANAAO-ASSOMED – riteniamo ormai necessario ed improcrastinabile l’intervento dell’Autorità giudiziaria”. Uil-Fpl e ANAAO-ASSOMED, alla luce della nuova documentazione proveniente dal S. Elia di Caltanissetta “Chiedono all’assessore l’immediata rimozione di Vullo dal ruolo che ricopre”.