"Non possiamo sempre girarci intorno con stupidi palliativi: Se Messina non dispone di una gestione dei rifiuti efficace ed efficiente è colpa di “quelli di prima”, di “quelli di adesso” e se non si avrà un briciolo di coraggio lo sarà anche di “quelli futuri”. Così interviene Daniele Travisano, consigliere della IV Circoscrizione.

"Non si chiamerà più MessinAmbiente ma bensì Messina Servizi - continua - , cosa cambia a livello strutturale? Nulla! Cambiare nome non sarà sufficiente ad eliminare i gravi deficit organizzativi e gestionali che caratterizzano la gestione dei rifiuti. La Messina Servizi potrà soltanto creare nuovamente debito che sarà sempre e comunque pagato da noi cittadini, quest'anno abbiamo speso 44,5 milioni di € per la gestione dei rifiuti, per quanto ancora potranno i cittadini pagare errori del passato e del presente? Messina produce 300 tonnellate di rifiuti al giorno, numeri che potrebbero fare gola a chi è in grado di trasformare il "rifiuto" in una "risorsa" senza compromettere il livello occupazionale, ma con la consapevolezza e la libertà di poter premiare chi lavora e allo stesso tempo mandare a casa i nullafacenti. Credo nella strategia rifiuti 0 ma mente il medico studia, il malato muore. Oggi non possiamo far scomparire i rifiuti con la bacchetta magica. In Lombardia l’Aprica s.p.a. tiene pulita un’area di 78 comuni, tra i quali Bergamo, Brescia e Como, (circa 800 mila cittadini) con solo 600 dipendenti, a Messina, Messinambiente s.p.a. con quasi 550 dipendenti mantiene nelle condizioni che tutti vediamo un territorio, tra Messina e Taormina di neanche 260 mila cittadini spendendo cifre astronomiche. Queste considerazioni le ho fatte pubblicamente nel corso di una seduta del consiglio della IV Circoscrizione all'Assesore Ialacqua il quale ha risposto semplicemente "scelta politica" Ora io mi chiedo, si può per “scelta politica” soffocare una città? e può la stessa prevalere sul benessere dei cittadini?