In una nota del movimento, "Siciliani Liberi" definisce vergognosa la trasmissione della Rai L'Arena sui beni culturali siciliani. Secondo gli indipendentisti siciliani "il vero dato e' che, per il 2017, la Sicilia dispone di 10 milioni di euro per i propri beni culturali, mentre le altre 19 Regioni, alle quali provvede lo Stato, dispongono di 2 miliardi di euro", ricordando che "la Sicilia dispone del 40% dei beni culturali in Italia, a sua volta pari a circa i 2/3 di quelli mondiali".

Nella nota la "denuncia" della trasmissione viene definita "fuorviante", nascondendo che la Regione e' privata dei fondi minimi che le consentano di investire in tecnologie, e - laddove possibile o necessario - nelle indennita' di trasferimento previste per legge e per contratto, anche se "poter licenziare i custodi non e' il problema dei beni culturali siciliani quanto piuttosto quello di dotare i beni culturali di risorse sufficienti alla loro custodia e valorizzazione".

Non viene negata l'importanza del "ritorno economico o del numero di visitatori", ma se ne denuncia l'estrema miopia, laddove la cultura e l'arte sono "valori intrinseci, da difendere a prescindere dal ritorno economico".

Secondo "Siciliani Liberi", "un approccio mercatista del genere condurrebbe alla barbarie dell'Isis, con la chiusura e l'abbandono all'incuria, al vandalismo e al saccheggio di un tesoro unico al mondo". Secondo il movimento indipendentista "questa campagna e' finalizzata in ultimo a spossessare la Sicilia dei propri beni culturali a favore di interessi esterni alla stessa". Ma è la trasmissione piu' in generale ad essere posta sul banco degli imputati, definita "squilibrata e volgarmente antisiciliana, con venature di malcelato razzismo"