Sarebbe facile intuire che una strada stretta, ripida e tortuosa abbia già tanti impedimenti per la viabilità dei conducenti e residenti ma considerando che rappresenta un collegamento necessario tra la litoranea nord e la Nuova Panoramica dello Stretto dovrebbe essere quantomeno resa fruibile ad ogni stagione e per qualunque condizione meteo. Lo stato attuale della Salita Catena a cui si fa riferimento è mediocre per un transito ordinario ma fa paura la presenza di una galleria nei pressi del complesso residenziale Linea Verde che è totalmente occlusa e rischia di diventare una bomba ad orologeria. A rilevarlo l’ex Vicepresidente vicario del Consiglio comunale Nino Interdonato, il Vicepresidente vicario della V Circoscrizione Franco Laimo ed il coordinatore di Sicilia futura per la V circoscrizione Orazio Polimeni.

“Nel tratto in questione - evidenziano i tre esponenti di Sicilia futura -, serve un deflusso delle acque che provengono dalla collina posta a nord. Sono trascorsi appunto poco più' di 18 anni dalla tragedia che colpi la V circoscrizione, proprio nella zona del torrente Annunziata, la morte, causa alluvione, della famiglia Carita'. Ma da quel giorno cosa è stato realizzato in città per prevenire o per evitare tali eventi catastrofici? A distanza di tempo si ripresentò il problema a Giampilieri e Saponara: la pioggia a Messina spaventa realmente”.

Interdonato, Laimo e Polimeni chiedono un intervento di pulizia e rifacimento di tale sito al fine di evitare, alle prossime piogge, il riproporsi di quelle orribili tragedie che hanno devastato la nostra città. E' da tempo che si parla di pulizia e rifacimento degli alvei dei torrenti, al fine di evitare sciagure come queste.

“Bisognerebbe approfittare dell’arrivo della primavera – suggeriscono - sfruttando le belle giornate per avviare una programmazione; qualcuno è stato già ripulito e risistemato l'alveo. Ci auguriamo che al più presto vengano ripristinati tutti i torrenti, non solo quelli ricadenti nel territorio della V Circoscrizione, ma di tutta la città”.

Marcella Ruggeri