“Crediamo che partendo dal livello locale, avendo ormai in tantissimi verificato l’impossibilità di dialogo e di confronto sereno e soprattutto serio con l’amministrazione comunale, si debba guardare avanti già da subito. Per farlo chiediamo a tutti i soggetti che ne resero possibile la riuscita, ed anche ad altri interessati a farlo, di far ripartire il solo strumento democratico e partecipativo concretamente avviato in questi anni, cioè gli Stati Generali di Messina Autoconvocati”. È quanto afferma il rappresentante di Reset Messina, Alessandro Tinaglia, che poi spiega: “Gli Stati Generali potrebbero divenire quel laboratorio politico laico ed indipendente capace di rappresentare quella alternativa che oggi non esiste né a livello locale né a livello regionale e nazionale, tramutando la tanto citata partecipazione in impegno concreto ed in soluzioni applicabili ed individuando assieme il progetto sviluppo per la Città”.

E continua: “In questi sei anni il nostro obiettivo è sempre stato quello di combattere e sostituire un modo di 'fare politica' fallimentare ed inefficace, almeno per i cittadini, con uno basato essenzialmente su competenza e merito, dove se porti risultati concreti per chi rappresenti sei un bravo politico, altrimenti vai a casa. Niente leader, niente selfie, niente slogan ma solo fatti concreti”.

“Nella nostra visione, l’onestà resta – spiega poi alludendo chiaramente al sindaco Renato Accorinti – un prerequisito da pretendere, non certamente un valore aggiunto. In fondo uno che ruba, sia esso politico o altro, è semplicemente un ladro”.

Di seguito il link con le proposte avanzate dai partecipanti agli Stati Generali nell’ottobre 2015: https://drive.google.com/drive/folders/0B4N2qG43EPFdeGUtYkk3R2F5NUE