In attesa dell'agognata Tarip, il Consiglio comunale di Taormina ha approvato il piano finanziario della "famigerata" Tari con 9 voti favorevoli e 5 contrari. Il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei materiali di scarto costerà, quest'anno, circa 4 milioni di euro, di cui 3 milioni di costi fissi. Definite le aliquote per le varie categorie che fanno venir fuori costi esosi delle cartelle che arrivano puntualmente in abitazioni ed attività in genere.

Le scadenze di pagamento sono state fissate alla fine dei mesi di giugno, agosto, ottobre e dicembre. Proseguirà ad essere adoperato un calcolo effettuato sui metri quadri di abitazioni, negozi ed alberghi. Si spera qualora i progetti del Comune dovessero andare in porto si potrebbe pagare, però, con un sistema che gratificherebbe chi produce minor immondizia. Molti Comuni che tentano di applicare la raccolta differenziata hanno messo in atto la Tarip, la tariffa puntuale che consente di pagare il servizio di raccolta rifiuti in base al volume della spazzatura indifferenziata prodotta.

Il bando di gara per l’Aro Taormina, la nuova società che il Comune di Taormina intende costituire per la gestione del servizio di raccolta rifiuti con un progetto di almeno 7 anni, è stato bloccato. Sino alla fine del mese di giugno il servizio di raccolta rifiuti verrà gestito da MessinaAmbiente; dal primo luglio dovrebbe subentrare per un periodo di 9 mesi la ditta che si è aggiudicata un bando provvisorio.

La speranza, per tanti contribuenti, è che presto dalla Tari "a metri quadri" si passi alla Tarip "a peso". Come più volte sottolineato, nel resto d’Europa, la tariffa viene modulata in base al servizio, in base a mezzi ed attrezzature che vengono impiegate nel corso di un periodo di tempo dal servizio comunale di Nettezza urbana. In questo modo il contribuente, invece di produrre più rifiuti possibile, proprio per ottimizzare la propria tassa, sarà incentivato a stare attento alla produzione di materiali di scarto, poiché pagherebbe in base al reale servizio ricevuto. Un futuro importante che potrebbe abbattere i costi di un servizio essenziale ma dispendioso. Ed intanto il Comune potrebbe avviare il piano di recupero delle Tari non pagata da parte, soprattutto, delle attività commerciali.

Mauro Romano