Cronaca
Bimbi non possono mangiare a scuola, maestre imparano a salvarli dal boccone
Malgrado oggi nessuna legge obblighi gli asili ad avere personale addestrato al Primo Soccorso ed uso di defibrillatore, i corsi di formazione aiutano a tutelare chi frequenta queste strutture, come quello effettuato nei giorni scorsi da Emergenza 21
- 04/04/2017Marcella Ruggeri
Anche se il cibo nelle mense delle scuole elementari e medie della città non arriva a destinazione, lasciando a bocca asciutta gli studentelli, negli asili e nelle ludoteche si sceglie di preparare le insegnanti-educatrici alle eventualità più drastiche e frequenti ovvero il boccone andato storto ai piccoli allievi. Questo significa non solo che in queste strutture più che altro private ci si attrezza diversamente per nutrire la popolazione scolastica ma anche che si ha a cuore la propria salute, oltre la tutela di chi ci lavora.
Un gruppo di formatori di istruttori di Bls (Basic Life Support ovvero metodo di rianimazione cuore - polmoni) ha svolto una campagna di sensibilizzazione alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e disostruzione vie aeree rivolto soprattutto agli asili/ asili nido/ludoteche. Fornendo le corrette indicazione teoriche ma soprattutto pratiche alle maestre, queste saranno sicure di intervenire prontamente sui bambini/lattanti, ma anche sugli adulti salvando vite umane.
L’altro ieri, ha avuto luogo a Messina un corso Blsd (Basic Life Support Defibrillation), che si sono articolate spiegando le manovre di rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore e di disostruzione delle vie aeree.
Protagoniste dell’appuntamento specialistico, non sono state operatrici sanitarie, bensì educatrici di scuole dell'infanzia e ludoteche. Nella fattispecie, si è vista la massiccia partecipazione di sette componenti della "Zucca Magica" (Scuola dell'infanzia, asilo nido, ludoteca) e di due componenti della ludoteca "L'arcobaleno sulla luna", entrambi siti a Tremestieri, salita Larderia e di due mamme.
Le signore-lavoratrici o genitori, dopo essere state coinvolte su criticità comuni, quali la morte cardiaca improvvisa e l'ostruzione delle vie aeree, hanno sentito la necessità di formarsi a riguardo, nonostante oggi nessuna legge obblighi gli asili ad avere personale addestrato alle fasi di Primo Soccorso e uso di un defibrillatore.
A curare la formazione sono stati gli istruttori dell'associazione Emergenza 21, Carmelo Desimone, Ivan Alonge e Giuseppe Pasqua che hanno utilizzato le linee guida della prestigiosa Aha (American Heart Association). Da sottolineare che la propaganda salvavita è stata diffusa anche in altri asili ma solo questi hanno risposto e aderito. Sicuramente, i genitori molto attenti al benessere dei propri figli saranno più inclini ad affidarli ad una struttura con personale formato.