Cancellato con un colpo di spugna il Pronto soccorso pediatrico del Policlinico. Il pasticcio della nuova Rete ospedaliera comincia a diventare preoccupante per la garanzia del diritto alla Salute. La Rete ospedaliera varata dagli “scienziati” dell’assessorato regionale alla Salute e benedetto dalla politica siciliana è come un vaso di Pandora da cui stanno fuoriuscendo tutti i mali della Sanità.

E se gli arguti politici, soprattutto quelli della maggioranza di governo, hanno concentrato le proprie attenzioni ai macroscopici errori degli ospedali di Barcellona e Milazzo, ecco cadere nel dimenticatoi il Pronto soccorso pediatrico del Policlinico. “Di fatto è scomparso – commenta amaramente Carmelo Salpietro, direttore dell’Unità operativa complessa di Pediatria d’urgenza –, ma ciò che mi sorprende è il silenzio”.

Per la verità c’è stato anche silenzio da parte dell’Ateneo peloritano e della stessa azienda Sanitaria. Intanto, proprio a difesa del Pronto soccorso per dare voce ai bambini è sorto un comitato che ieri ha diramato una nota indirizzata alla istituzioni regionali e nazionali. Obiettivo è quello di fare emergere una delle tante carenze della nuova Rete che taglia con un colpo di scure una struttura pediatrica, l’unica peraltro esistente nella provincia di Messina.

Il Pronto Soccorso Pediatrico è in atto l’unico per Messina e Provincia con una popolazione di 645.000 abitanti. Nel 2016 gli accessi, spesso anche da 118, sono stati oltre 14.000. Nel 2017, con la chiusura della Pediatria del Piemonte, se ne prevedono oltre 16.000”. E’ quanto si legge nella nota diramata dal Comitato per la difesa del Reparto del Policlinico.