Spettacoli
L'ensemble Cantica Nova e gli Ouverture incantano il Mandanici
Due cori per far trionfare l'emozione più pura
- 09/04/2017Maria Antonella Saia
Un grande entusiasmo ha accolto ieri sera al Teatro Placido Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto il connubio dell’Ensemble Vocale Cantica Nova, diretta da Francesco Saverio Messina, e del Coro Polifonico Ouverture diretto da Giovanni Mirabile, protagonisti del terzultimo appuntamento della rassegna teatrale, ideata dal direttore artistico Sergio Maifredi.
Sul palcoscenico del Tempio della Cultura barcellonese ha avuto così inizio un lungo viaggio musicale, che partendo dalla chanson rinascimentale con il componimento In Taberna dei Carmina Burana ha attraversato l’800 con il Notturnino del compositore barcellonese Placido Mandanici, al quale è intitolato il teatro, per poi arrivare al 900 caratterizzato dai componimenti di M. Maiero dal titolo Carezze e dai Tre Canti Ebraici di E. Whitacre.
La seconda parte dello spettacolo è stata, invece, dominata dalla musica contemporanea del panorama italiano e inglese. A tal riguardo, sono stati eseguiti brani frivoli e dal contesto giocoso come Piccolissima serenata di G. Ferrio e Però mi vuole bene di A. Savona, per, infine, proporre brani di grande intensità come Poster di Claudio Baglioni e La Cura di Franco Battiato.
Ma è con la tranche dedicala ai grandi successi inglesi che il pubblico, fino a quel momento contenuto, si è lasciato travolgere da un entusiasmo dirompente, cullato dalla moltitudine di emozioni tornate improvvisamente a galla. Emozioni che sono state sublimate grazie anche ai brani Skyfall di Adele, I say I little prayer di Burt Bacharach e Allelujah di L. Cohen,da poco tempo scomparso, e hanno avuto il loro culmine nella bellissima interpretazione di Hey Jude dei Beatles, canzone che si traduce nella speranza di una rinascita.
Con questo spettacolo si entra nell’ultima tranche della Rassegna, quella dedicata alle eccellenza del territorio barcellonese. Prossimo spettacolo sarà infatti Un Canto Mediterraneo di e con Mario Incudine e Antonio Vasta.