E’ conto alla rovescia per la nascita del terzo scivolo del Porto di Tremestieri. Mentre ci si crogiola sulla proroga (si spera fino a dicembre) del Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio per l’accorpamento dell’Autorità portuale di Messina con quella di Gioia Tauro, l’Ente peloritano che governa gli approdi ci annuncia che nell’arco di 15 giorni, ad iniziare da questa settimana, scatterà la progettazione esecutiva del terzo attracco. A dichiararlo è il Presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone che abbiamo contattato, in questi giorni, per fare il punto anche sui lavori di ampliamento sul Porto di Tremestieri, previsti secondo una tabella di marcia tra giugno ed agosto.

Ci stiamo preparando all’impegno estivo di potenziamento della Piattaforma logistica anche con i nostri programmi autonomi – aggiunge il vertice massimo dell’Authority -. Oltre a partire con la gara del terzo scivolo che avrà luogo entro la fine di questo mese, abbiamo avviato pure quella dell’escavo che ci mette in sicurezza in caso di forte sciroccata, per cui normalmente dobbiamo chiudere, in misura parziale, il porto. E ‘chiaro che la ditta Coedmar che si è aggiudicata l’appalto per accrescere gli approdi della zona sud farà un grande dragaggio, appunto l’escavo. Di conseguenza, noi conserveremmo nel cassetto il nostro progetto solo per emergenza, in caso di sciroccata, visto che a Messina è ormai routine".

Non avremmo più bisogno di sviluppare il progetto dell’escavo - sottolinea De Simone -. Per sentirci tranquilli e funzionali alle esigenze degli utenti con la manutenzione del porto, la gara di progettazione è comunque partita. Se si dovessero predisporre gli interventi per Tremestieri tra giugno ed agosto, come da prospettiva col Ministero, la prima cosa da effettuare sarà proprio l’escavo. Tornando al terzo scivolo, dal bando di progettazione all’esecuzione, ci sono altri tempi stabiliti dalla legge”.

Intanto, la Stazione appaltante resta sempre l’Amministrazione comunale che deve definire molto presto la questione degli espropri. Ricordiamo che sull’ingrandimento di Tremestieri, ci si potrà avvalere di un budget misto di 72 milioni di euro, costituito da fondi dell’Authority, del Governo centrale, della Regione siciliana e del Cipe. “Per il terzo scalo di alaggio, i fondi da utilizzare appartengono solo all’Autorità portuale” - spiega la guida dell’Ente.

“Una volta verificate le procedure, manderò l’atto per il passaggio di consegne non solo ai miei superiori - commenta il presidente -, al Ministero ma anche all’Avvocatura. Il passaggio di consegna all’Autorità portuale è solo un fatto strategico per competenza. Non è determinante chi sia la Stazione appaltante (sarebbe fisiologico che finisse all’Authority), l’importante è che si parta entro tempi preventivati. A prescindere da chi sarà, noi proseguiremo con quanto abbiamo detto col ministro Delrio. La ditta Comet che si è aggiudicata la gestione terminalistica di Tremestieri deve guardare ed essere interessata ad altri porti per gli imbarchi e gli sbarchi e rappresenta una grande famiglia. Contiamo di avviare i lavori per il Pontile di Giammoro e di arrivare alla definizione della banchina a Milazzo, prima della fusione con Gioia Tauro. Su Milazzo abbiamo affrontato dei ritardi per problemi in corso d’opera e dobbiamo apportare una variante”.

Speriamo di definire anche i problemi sorti per l’aggiudicazione dell’appalto, avvenuta due anni fa - osserva De Simone - con l’impresa che dovrà a costruire il pontile ovvero la Ricciardello. Ci preme che il Comune proceda con gli espropri in località Porto. Abbiamo già scritto a Sindaco e dirigenti di Palazzo Zanca per velocizzare l’attuazione di questi procedimenti che attengono solo a loro. Non potremmo essere un domani subentranti di una situazione intrapresa dal management municipale. Attraverso il Rup del Comune in questa vicenda, Di Sarcina che coincide col nostro Segretario Generale, vorremmo allenarci allo sviluppo della Piattaforma, come siamo allenati alle sciroccate”.