Un milione e 315mila euro al distretto socio sanitario D32, di cui è capofila la città del Centauro, per la lotta alla povertà. Un impegno questo del "Sostegno Inclusione Attiva" del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Il Distretto taorminese ha avviato, dunque, un percorso innovativo di accompagnamento dei soggetti in condizione di marginalità sociale in sinergia con il Coordinamento dei 3 Atenei Pubblici Siciliani – Catania, Messina e Palermo, con l’obiettivo di valorizzare al massimo le potenzialità e le vocazioni dei territori cittadini sui quali insiste il processo finanziato. Nell’ultimo incontro tra il vice sindaco, Mario D’Agostino, gli uffici dell’Amministrazione Comunale e Massimo Rizzuto, referente del Coordinamento dei tre Atenei Pubblici Siciliani, si è lanciato, in massima sinergia, un cambiamento epocale in tema di Assistenza Sociale. L’obiettivo è superare le condizioni di povertà realizzando un “patto” tra servizi e famiglie, che riguardi anche la ricerca attiva di lavoro e l’adesione a progetti di formazione.

“Torna al centro dell’intervento sociale la persona - dice Rizzuto - ora considerata motore del processo innovativo. Saranno previsti incubatori d'impresa con lo scopo di enfatizzare ed indirizzare le capacità inespresse della nostra splendida Sicilia” “Grazie alla collaborazione dell’Università - sostiene dal canto suo D'Agostino - stiamo provando a creare un modello sperimentale di intervento assistenziale con futura autosostenibilità. A fronte delle sempre più esigue risorse per il sociale, appare infatti indispensabile uscire da una forma di semplice assistenzialismo economico per incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro”.

Mauro Romano