Spettacoli
Gli "Animali da bar" vanno in scena
Sul palco uno spaccato della società, tra umorismo e riflessione
- 18/04/2017Maria Antonella Saia
Torna al Teatro Vittorio Emanuele l’appuntamento con le grandi storie. Venerdì, infatti, alle ore 21.00 si ritornerà in scena con la piéce dal titolo Animali da bar, vincitore del Premio Hystrio – Twister 2016.
Prodotto da Carrozzeria Orfeo in collaborazione con Festival Internazionale di Andria/ Castel dei Mondi e diretto da Alessandro Tedeschi, Gabriele di Luca e Massimiliano Setti, lo spettacolo è ambientato in una metropoli. Dentro la metropoli un quartiere. Dentro al quartiere un bar, abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra.
A dare voce e corpo a questi sei animali notturni, che provano a combattere, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo un grandioso cast nel quale emergono i nomi di Beatrice Schiras, Gabriele di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino e Paolo Li Volsi.
Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in “Animali da Bar”. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato.
E quando l’alcol allenta un pochettino la morsa e ci toglie la museruola… è un grande zoo la notte… una confessione biologica dove ognuno cerca disperatamente di capire come ha fatto a insediarsi tutta quell’angoscia. Giorno dopo giorno. Da anni, da secoli. Come abbiamo fatto a non sentirla entrare? E per quanto riguarda gli altri… beh, cerchiamo di essere realisti. Possiamo dire di conoscerci appena. Siamo tutti degli estranei.
D’altronde almeno una mezza dozzina di Cristiani desidera la nostra morte ogni giorno o no? In coda sulla tangenziale… il lunedì mattina in ufficio… chi non vorrebbe torturare il cane del vicino, o schiacciare qualche ciclista di tanto in tanto? Se volete provare l’esatta inesistenza di Dio, salite in una metrò affollata di vostri simili in pieno agosto.
Lo spettacolo sarà riproposto sabato alle ore 21.00 e domenica ore 17.30.