Ventidue persone sono state rinviate a giudizio l'udienza preliminare dell'operazione "Totem", l'indagine della Dda di Messina sul clan di Giostra. Dalle indagini sarebbe emerso che l'organizzazione era in grado di diversificare le proprie attività criminali in diversi settori economici puntando sull'industria del divertimento ed in particolare nella gestione di stabilimenti balneari, rosticcerie e di una catena di punti internet per la raccolta e gestione di scommesse on line. Altro settore è l'organizzazione di corse clandestine di cavalli e la gestione delle relative scommesse.
 
Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup, Daniela Urbani, che ha fissato l'inizio del processo per il 20 settembre prossimo davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale nei confronti di Luigi Tibia, considerato personaggio chiave del gruppo mafioso. A giudizio anche Paolo Aloisio, Massimo Bruno, Maddalena Cuscinà, Luciano De Leo, Santi De Leo, Francesco Forestiere, Pietro Gugliotta ex vicepresidente del Messina, Teodoro Lisitano, Paolo Mercurio, Vincenzo Misa, Giuseppe Molonia, Eduardo Morgante, Antonio Musolino, Natale Rigano (21.8.1981), Natale Rigano (17.9.1981), Giacomo Russo, Carmelo Salvo, Giuseppe Schepis, Calogero Smiraglia, Natale Squadrito e Pietro Squadrito.
 
Stralciate invece le posizioni di Antonino D'Arrigo e Roberto Lecca che saranno giudicati con l'abbreviato. A vario titolo sono contestati i reati di associazione di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione di armi, esercizio abusivo di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali.