Bruno De Vita, leader di una delle più importanti componenti politiche cittadine, lancia le proposte per gestire la città del Centauro. "Mentre blog e chiacchiere da bar cominciano a “giocare” al toto-candidato - scrive in una lunga nota l'ex amministratore - iscrivendo numerosi esponenti della politica taorminese tra i “Papabili” candidati sindaco, in previsione delle prossime elezioni amministrative in programma tra poco più di un anno, il nostro gruppo politico, sfilandosi da tale “rituale”, propone un percorso diverso, che parta dalle idee e dalla condivisione di un programma, ponendo, al centro del confronto politico, il metodo e gli obiettivi di una compagine che non si limiti solo a vincere le elezioni, per poi litigare su tutto, ma che intenda realmente governare la città, prevedendo, nel contempo, un reale coinvolgimento dei cittadini, con un modello di “Democrazia partecipata” fondata sul preventivo e regolare confronto con tutti i soggetti interessati alla “rinascita” di Taormina, attraverso “incontri – dibattito” aperti a tutta la cittadinanza, nei quali protagonisti saranno i cittadini ed i politici solo spettatori “interessati”: un’occasione per chi vuole non limitarsi alle “lamentele da bar” ed alla sterile contestazione, fondata spesso su stereotipi, ed abbia invece voglia e capacità di affrontare i reali problemi della città. Tale percorso, già avviato da alcuni giorni, intende guardare alle elezioni del prossimo anno ipotizzando di aggregare solo sulla base della condivisione delle scelte: in sintesi, staremo insieme solamente con chi condividerà con noi obiettivi e programma. Solamente dopo tale verifica si potrà parlare di candidato a sindaco, un sindaco garante dell’attuazione del programma, ma anche capace di portarlo avanti contro gli inevitabili ostacoli e le prevedibili resistenza. Un candidato sindaco, scelto solo al termine del percorso di costituzione ed organizzazione della “coalizione”, attraverso un metodo ormai consolidato che, ancora una volta, dia voce ai cittadini: il metodo delle “Primarie”, puntando a scegliere il miglior candidato in relazione alla capacità di governare la città, alla capacità di catalizzare il massimo consenso, all’affidabilità nei confronti della coalizione stessa e delle sue regole.