“Se la gente lo vorrà, non mancherò di candidarmi alla Presidenza della Regione Siciliana. Tutto questo va verificato attraverso le connessioni con il web e con chi vuole costruire con me un programma di Governo per la prossima legislatura”. L’ex Rettore dell’Ateneo di Palermo, Roberto Lagalla, si espone come possibile candidato alla corsa di Palazzo d’Orleans, cerca il supporto di una popolazione stimolante che voglia dire la sua sulla rete internet e muovere con lui i passi verso un cambiamento e lo ha avvalorato nella visita a Messina, sabato mattina, durante il dibattito sulle infrastrutture. Ha deciso di sbilanciarsi un mese e mezzo fa nella sua città d’origine verso una netta apertura con il Movimento Idea Sicilia ma quello era un periodo di inizio raccolta di argomentazioni. Un’impostazione con cui noi siamo abituati ad identificare più i Cinquestelle ma che, evidentemente, accende una luce migliore sul coinvolgimento pratico e sperimentale dell’opinione pubblica. E, tra le certezze che l’ex assessore regionale alla Sanità in Giunta Cuffaro sfoggia, c’è quella di essere una spaccatura rispetto al Movimento di Grillo.

“Abbiamo ritagliato e conquistato uno spazio di riflessione politica che non ha un riconoscimento partitico ma civico - commenta Lagalla durante la nostra chiacchierata-intervista -. Dobbiamo trovare le condizioni di programma con cui interfacciarci, con cui realizzare una nuova Isola. Idea Sicilia sta intercettando giovani rampanti, disoccupati, inoccupati, tutti coloro che vogliono e possono edificare un futuro. Una fascia che magari gli schieramenti storici hanno sciupato con false promesse. Tenendo da sempre contatti con l’Università so cosa significa formare le nuove generazioni e dare loro lo spirito giusto per manifestare le loro potenzialità”.

Ma con chi si sposerebbe esattamente in termini di coalizioni politiche? Del resto in passato nell’ambito universitario, è stato uomo di fiducia dell’ex Guardasigilli Angelino Alfano all’epoca del Pdl ma, nell’ultimo anno, è stato molto vicino anche al Sottosegretario Davide Faraone, braccio destro di Renzi.

“Il Movimento che ho lanciato si sposerebbe con chi è pronto a superare i pregiudizi ideologici - dichiara senza dubbi - e ad assumersi impegni specifici. Le mie sinergie fanno e hanno fatto parte della mia professione. La mia carriera nell’Ateneo mi ha portato ad essere vicino all’uno e all’altro. Idea Sicilia ha in mente azioni di laboratorio che partono da modelli progettuali. Al momento, nessuno parla di programmi. Musumeci non ha chiaro il campo delle alleanze mentre il Partito Democratico è fibrillante tra le Primarie e l‘Assemblea congressuale”.

Ricordiamo che Faraone, in particolare prima di essere Sottosegretario alla Salute, lo è stato all'Istruzione e Formazione per cui, da questo punto di vista, la sua “frequentazione” con Lagalla dovrebbe avere motivo di esistere, al di là dei sospetti di competizione elettorale. In tutto questo, si potrebbero profilare le candidature alla presidenza della Regione dello stesso Faraone che diventerebbe quindi un avversario o dell’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici.

Dalla sua pagina Facebook, Lagalla vuole creare una sorgente di dibattito e di relazione tra età diverse e tessuti sociali diversi per raggiungere il territorio in maniera, a volte, anche più rapida e sorvolando i partiti ma restando pur sempre protagonista nel ruolo di chi coordina incontri predefiniti.

Di stampo centrista, l’ex assessore, forse, rispecchia un nome che potrebbe conciliare sia la Destra che la Sinistra.

“Il ragionamento della Francia ha pagato di più di ragionamenti sterili di partito - sottolinea l'ex Rettore -. Si è focalizzata una maggiore attenzione verso le forze moderate. Si vince solo saltando lo steccato dottrinale sui concetti di sviluppo. Tutti tendono al Centro ma nessuno lo vuole ammettere. Quello che io escludo a priori per la mia esperienza è di accostarmi alle forze di protesta. Ci sono stato scambi materiali di idee ma nulla di strutturato”.

Sul fronte Centrodestra, abbiamo chiesto al papabile competitor per la Reggenza palermitana se il Movimento Diventerà Bellissima di Nello Musumeci lo ha contattato avanzando proposte fattive. D'altronde, occorre un'intesa possente per contrastare la crescita esponenziale dei Pentastellati nei territori con il candidato Giancarlo Cancelleri.

Lagalla non teme il potenziamento del M5S, piuttosto ne prende le distanze. Mentre, sulle manovre dell'ex Sottosegretario al Welfare Musumeci con altri movimenti, non ci sono accordi né formali né informali.                       

E’ indiscutibile che per centrare la Presidenza come nella vita ci vogliono le competenze. Nel suo background, sicuramente, Lagalla ha molto da offrire: dall’essere parte integrante di quel mondo della salute pubblica che ha pure rappresentato istituzionalmente come specialista di Radiodiagnostica oltre che professore ordinario fino ad assessore. Svolge tuttora il ruolo di componente del Cda del Cnr nazionale.