ACR
Fidejussione: Proto era al corrente di tutto
Lo sostengono i vecchi soci che chiedono il diritto di replica e si dicono preoccupati perché la nuova proprietà non ha messo le nuove garanzie
- 04/05/2017redazione
Franco Proto non poteva non sapere. Il tema caldo, a pochi giorni dalla trasferta di Vibo, è la fidejussione dell'Acr Messina. La società peloritana rischia di vanificare uno straordinario finale di campionato per non avere ancora depositato le opportune garanzie. Sull'argomento si sono fatti vivi i vecchi soci, i quali manifestano un po' di preoccupazione. La nota stampa contiene anche l'allegato del preliminare di vendita sul quale viene riportato proprio un articolo riguardante la fidejussione. Ecco il testo della nota stampa che, per riportiamo ai sensi dall'articolo 8 legge 47/1948.
"Ancora una volta veniamo chiamati in causa da tesserati dell'Acr con pesanti accuse che respingiamo al mittente a proposito della polizza fideiussoria. Siamo costretti ad intervenire perchè siamo stati fatti bersaglio di pesanti accuse. Il dottor Franco Proto era perfettamente a conoscenza della fideiussione tant'è che in data 18 febbraio 2017, nel preliminare di vendita, al punto 6, si impegnava a liberare la parte cedente dalle garanzie prestate per la relativa polizza, entro dieci giorni dalla cessione delle quote. Duole rilevare che, ad oggi, la proprietà non ha provveduto a produrre le garanzie dovute, dopo che la parte cedente ha ritirato le proprie garanzie. Quanto alla perentorietà del termine, ci piace sottolineare che la LegaPro, in data 9 febbraio 2017, aveva inviato una comunicazione a mezzo Pec avente ad oggetto "garanzia assicurativa". L'ufficio legale chiedeva il pagamento della polizza: ciò sta a significare che il termine non era affatto perentorio. Da ex soci dell'Acr Messina siamo, invece, molto preoccupati perchè, almeno per quello che ci è dato sapere, ad oggi non sono state fornite le garanzie da parte della nuova proprietà e ciò potrebbe comportare una pesante penalizzazione che comprometterebbe anche il nostro impegno. Ci auguriamo, pertanto, che il dottor Proto si premuri a depositare le garanzie richieste, qualora non l'avesse già fatto".