L' urbanizzazione e la crescita del comune di Torregrotta hanno obbligato il Sindaco ed il consiglio comunale a votare per un nuovo PRG ma essendo risultati 11 consiglieri su 12 incopatibili alla votazione del 10/04/17, il sindaco si è visto costretto a richiedere lì intervento della regione Sicilia. L’ Assessore Regionale Territorio ed Ambiente, dott. Maurizio Croce, ha nominato così, l’Architetto Donatello Messina Commissario ad Acta presso il Comune di Torregrotta per adottare il PRG. L’intervento del Commissario, che si insedierà la prossima settimana, ha la durata di tre mesi, prorogabili fino a dodici.

Il sindaco di Torregrotta, Corrado Ximone, ha dichiarato che “l’intervento sostitutivo del Commissario non costituisce rimedio ad un comportamento inerte in quanto la dichiarazione di incompatibilità alla discussione ed alla votazione in relazione ad interessi propri o di parenti o affini entro il quarto grado correlati all’oggetto della proposta è, per i Consiglieri, atto dovuto. Appare quanto meno singolare la polemica innescata da chi, tacendo ipocritamente che analogo e dovuto provvedimento sostitutivo è stato adottato per il Comune di Alì Terme (tutti i Consiglieri in carica si sono dichiarati di incompatibili), vorrebbe a dispetto di un iter scandito in maniera puntuale dalla L.R. 71/78, riavvolgere il nastro e, ricominciare da 33 anni addietro. All’epoca, assieme ad altrettanti inesperti ma entusiasti componenti di un Consiglio Comunale di neofiti, ho partecipato attivamente ad incontri con cittadini ed associazioni ed a svariati convegni con i tecnici locali, poi ripetuti a più riprese nell’arco di questo trentennio, propedeutici all’adozione delle direttive generali. Nonostante, a dispetto del gran tempo intercorso, alcune di quelle previsioni siano oggi attuali nello schema di PRG che sarà sottoposto al Commissario per l’adozione, qualche (ormai non più) giovane Consigliere di allora ha perso la capacità di sognare e oggi, incurante degli effetti negativi di una ultraventennale crescita a «doppia velocità», trova inusuali convergenze nel vagheggiare un’ulteriore pausa di riflessione con chi è avvezzo a dire sempre di no quando non partecipa direttamente, per grazia ricevuta, alle istituzioni cittadine”.

 

Valentina Salvo