“Avevamo preannunciato il pericolo derivante dai tagli alle spese a Protezione civile e Vigili del fuoco per quanto riguarda alloggiamenti e mezzi pesanti. In questi giorni gli incendi di Naso, Castell’Umberto, Reitano, hanno messo in serio pericolo la popolazione e gli agricoltori.

I tagli verticali fatti da Roma all’insegna di una spending review irrazionale non hanno tenuto conto delle esigenze particolari dei monti che si espongono ai venti sahariani sul versante tirrenico siciliano. Già lo scorso 16 giugno la catastrofe preannunciata, questa volta ci siamo andati nuovamente vicino e l’estate è alle porte.

Nonostante queste sciagure, il Governo ha deciso di tagliare ulteriormente i fondi per la Protezione civile di ben 71 milioni di euro rispetto al 2016. Chiediamo che venga presa in considerazione un nuovo piano di finanziamenti per le strutture di prossimità pronte a intervenire in caso di incendi boschivi ed evitare così, attraverso le due fasi – di prevenzione e contenimento – i danni a paesi e coltivazioni locali.