Politica
Postazioni 118, assessore Gucciardi: Ne manterrò 251 e accrescerò medicalizzate
Il titolare della delega alla Salute si espone sulla necessità di preservare il numero delle Postazioni d’Emergenza su Messina e provincia anzi rispetterà la programmazione di rete per la Stroke e la famosa “ora d’oro” dei pazienti
- 15/05/2017Marcella Ruggeri
“Ho scritto nero su bianco cosa succederà per le postazioni del Servizio 118 sulla località Messina. Non ho intenzione di interrompere un circuito salvavita che parte dalla preparazione dei medici in ambulanza ed è per questo che non rinuncerò a coprire quest’area con 251 punti d’Emergenza. Inoltre, ho chiarito che non voglio minare assolutamente la salute della vostra cittadinanza. Al momento, ci sono 12 ambulanze che si muovono sul territorio senza specialista d’urgenza a bordo. Proporrò io stesso al Ministero di averne 6 medicalizzate di queste 12“. Questa è la rivelazione del titolare del ramo nella Giunta Crocetta, Baldo Gucciardi che, a margine della conferenza stampa all’Irccs Neurolesi - Piemonte ha spiegato che, oggi, si riempie un altro tassello per la sanità dell’Isola.
“Il concetto di collaborazione tra i presidi ed aziende sanitarie sta proprio nel disegno di Rete ospedaliera - insiste l’assessore - che non ha mai voluto effettuare tagli a sproposito né tantomeno rendere inefficiente l’operato degli stessi plessi. La nascita di una Unità di Stroke per la cura dell’ictus nell’ambito dell’Irccs – Piemonte rafforza la Rete che consente ai pazienti di essere assistiti e salvati nell’arco temporale di quella che è nota come ‘Ora d’oro’ per non riportare deficit neurologici. La possibilità di eseguire la tecnica di tromobolisi sin dal primo soccorso in ambulanza è qualcosa di irrinunciabile e i medici messinesi sono stati tra i primi a sostenerlo e ad applicarlo grazie alle competenze giuste. Ecco tutto questo non potrà essere eliminato ma eventualmente solo aumentato e migliorato”.
La presenza di un istituto di ricerca al centro città per le malattie neurologiche e per le Neuroscienze (e su questo anche il Ministro Lorenzin si è dichiarata perfettamente d’accordo) può solo essere un input in più per attrezzarsi con nuovi mezzi e strumenti e con nuove risorse umane, se dovessero servire.
Foto Rocco Papandrea