La società “Messina servizi Bene Comune” resta ancora agganciata al filo della sua origine ovvero la Messinambiente. Il Consiglio comunale si è dato appuntamento, questa mattina, cancellando di fatto anche le sedute di Commissioni, rinviate al prossimo mercoledì, per proseguire l’attività deliberativa sul fronte dell’assegnazione delle funzioni alla società per azioni in house, a totale capitale pubblico. Per due giorni consecutivi, ieri pomeriggio e tutta la mattinata odierna, dunque i componenti del Civico Consesso alla presenza dell’assessore Ialacqua, si sono focalizzati sulla trattazione dei 26 emendamenti presentati, di cui 14 discussi ieri e 12 emendamenti più 2 sub-emendamenti, previsti oggi nell’Ordine del giorno.

Ieri uno è stato bocciato, qualcuno è stato ritirato, quelli che sveltiscono la delibera sul piano narrante hanno avuto il benestare. Oggi, la maggior parte delle varianti al provvedimento relativo è stata approvata. Nel dettaglio, i proponenti di queste correzioni che sono Claudio Cardile, Gaetano Gennaro e Francesco Pagano hanno chiesto un miglioramento nel Contratto di Servizio per quanto attiene lo spazzamento, introducendo un sistema sanzionatorio per chi non fa il proprio il dovere dagli operatori ai dirigenti.

Su questo indirizzo “deterrente”, puntuale Cardile: “Se un operatore ecologico non svolge la sua attività di pulizia sul territorio sarà multato così come il proprio sorvegliante e responsabile di riferimento di categoria. Il dirigente pagherà di più ma non abbiamo stilato ancora delle tabelle tariffarie”.

Oggi, si è concretizzato un preambolo all’affidamento “in house providing” per la “Messina servizi Bene Comune” spa con socio pubblico locale unico Comune di Messina dei servizi connessi alla gestione integrata dei rifiuti di cui al Piano di intervento A.R.O. “Comune di Messina”. Dopo questo passaggio, la società può cominciare ad operare ma la discussione della delibera verrà articolata il prossimo lunedì 22 alle 14.30 fino al voto finale.

A mostrare dubbi sulla legittimità del provvedimento di Giunta, invece, il consigliere Pippo Trischitta con il suo gruppo di Forza Italia. “Un parere dell’Ufficio legale non guasterebbe per il buon risultato di tutta la manovra”.

Trischitta nel suo intervento ha ritenuto di palesare perplessità anche sui vertici della nuova azienda: “L’Amministratore unico che non sembra competente in materia di rifiuti - dice il Capogruppo – è un professore di Fisica quindi non può essere quantomeno per l’esperienza accademica adatto a questo ruolo. I appelliamo a un parere legale per il settore dirigenziale ma siamo anche preoccupati per il futuro dei dipendenti. Si parla di un loro trasferimento da un lato ad un altro ma senza stabilirne ancora i criteri”.