L’efficace Antonello Venditti cantava e canta tutt’oggi “In questo mondo di ladri c’è ancora un gruppo di amici che non si arrendono mai”. In una notte di musica e momenti culturali che si protrarrà dalle ore 19:00 di sabato 27 maggio fino all’1:00 del 28 maggio, una rievocazione al testo del brano del cantautore romano calza a pennello. Questo richiamo sonoro è stato pronunciato questa mattina, in conferenza stampa nella sala Giunta del Comune, dal presidente della IV Circoscrizione Francesco Palano Quero che, insieme al collega della stessa carica della V, Santino Morabito, ha allestito la Prima “Notte Bianca in Via Palermo”, grazie ad una folta squadra messa in piedi con numerose sinergie. Tutti i consiglieri di entrambe le circoscrizioni si sono dati anima e corpo per questo evento che “conta di essere sperimentale - dice l’assessore alla Cultura Federico Alagna – per altre notti bianche”. Sarà un grande mix di protagonisti tra artisti di strada, hobbisti, pittori, associazioni di ballo, due scuole la “Battisti” e la “Boer” con i loro cori, due parrocchie della zona (San Domenico Dazio e San Luca) ed una settantina di commercianti.

Per localizzare lo spettacolo di una via Palermo in festa: 350 metri di strada saranno interdetti al traffico tra due palchi dove si svolgeranno le esibizioni, uno all’altezza dell’istituto “Boer” ed un altro quasi all’incrocio con il viale Regina Elena. Circonvallazione percorribile sempre. La pedonalizzazione inizierà dalle ore 15 del 27 maggio con divieto di sosta, regolamentata da un’ordinanza sindacale uscita oggi ed un’altra di due giorni fa. Non interesserà la rotatoria di Largo La Corte per gestire meglio la viabilità, anche se il Muricello avrà al suo interno altri punti di attrazione.

“L’assessore Alagna ci ha fatto sentire la sua presenza in silenzio – dichiara Palano Quero – portando le proposte in seduta di Gounta. IV E V Circoscrizione si sono unite nell’effettuare istanze e sopralluoghi, un lavoro di conoscenza e persone per poter rappresentare al meglio ciò che abbiamo fatto per il prossimo sabato. Tanti possono dare il loto contributo. Centinaia di soggetti gravitano intorno creativi, pittori, associazioni, esercenti e non ultime le parrocchie con il loro seguito. Questa è una festa simbolo di una città, di un gruppo che non si rassegna e non vuole vedere morire più quartieri, un territorio intero. Le massime istituzioni ci sono e sono contente di esserci, anche quelle scolastiche. Ci sarà anche un ensemble di ottoni del Conservatorio Corelli. Una collaborazione incredibile”.

E poi i ringraziamenti a chi coordina la parte organizzativa dei vari pezzi partecipanti: Maria Sanni, in rappresentanza dei negozianti della via Palermo, Marianna Carbone che ha preso le redini dei vari pittori con le mostre nell’area mercatale chiusa del Muricello e Maria Proscia, responsabile di un’agenzia di eventi che seguirà la sezione dedicata al ballo con circa 15 associazioni di danza, provenienti da vari villaggi da Mili San Marco a Castanea, dalla zona sud a Ganzirri e che le presenterà nel palco più a nord.

Abbiamo raggiunto un primo risultato - dice il Presidente Morabito –. Un tripudio di intese, in primis quella delle due istituzioni circoscrizionali che non era un fatto scontato, visto lo screzio accaduto tra la II e la III sul tema dello stadio Celeste. Lavorare su argomenti concreti, a volte, è difficile eppure noi abbiamo trovato un elemento da sfruttare in positivo, con la sinergia degli operatori commerciali. Una parte importantissima è caratterizzata dalle comunità parrocchiali di cui abbiamo appurato con mano le capacità aggreganti e benefiche per il territorio in cui ricadono”. “Io sono rimasto a governare la mia circoscrizione, da buon capitano, lasciato solo - ironizza - perché i miei colleghi consiglieri hanno saputo fare il meglio”.

Finalmente ascoltiamo le istanze e la voce del territorio - sostiene padre Giovanni Calcara della parrocchia San Domenico Dazio –. Abbiamo realizzato due riunioni su questo tema un anno e mezzo fa con 40 commercianti ma il problema principale è stato sempre la viabilità. Da noi ci sarà la mostra dedicata a Giorgio La Pira. E poi l’adesione degli artisti è un patrimonio da non sciupare. Con me c’è anche Padre Tindaro della parrocchia di San Luca”.

A supervisionare i gruppi sono i due presidenti di commissione Sport e Cultura: per la IV Placido Smedile e per la IV Paolo Barbera.

Il vicepresidente della V Franco Laimo ringrazia tutte le realtà di ballo, canto e musica che si sono rese disponibili insieme agli istituti scolastici che si stanno cimentando in mini tornei di calcio. E poi i tanti hobbisti e strumentisti. Il consigliere del V quartiere Marcello Cannistraci ricorda che via Palermo era detta “la China Town di Messina”, definizione che si può cambiare fondendo iniziative di qualità per esempio invitando i club delle Cinquecento, Harley Davidson e custom ed anche allestendo l’esposizione di manufatti. “Nella manifestazione nessuno dei partecipanti percepisce un euro - sottolinea Cannistraci - anzi un palco è stato ottenuto con una raccolta fondi dei commercianti. L’altro è del Comune”. Il consigliere Francesco Mucciardi, sempre della V Municipalità, annuncia la presenza di poeti che leggeranno con incontri aperti al pubblico.

E poi l’immancabile architetto Nino Principato parteciperà alla serata per illustrare i suoi cenni storici e racconta come la via Palermo sia la più rilevante di Messina, proprio perché era l’unica che collegava la città dello Stretto. Il 20 luglio del 1860, Garibaldi ci passò e fu ospitato nella villa dell’avvocato Sterio dove i Garibaldini si dissetarono nella fontana di quella famiglia. Quella fontana fu anche trafugata.  

A condurre la Notte Bianca, Giuseppe Cardullo che puntualizza che verrà proiettato un filmato realizzato da Giuseppe Brancato sui messinesi che hanno a che fare con il cinema.

“Le alternative culturali che si calano dall’alto non riescono mai – osserva Alagna -, vanno costruite mattoncino per mattoncino. Se fosse così non avrebbe senso neanche parlare di valorizzazione ed inclusività del territorio. Questo è in assoluto un fattore qualitativo. L’evento non è di via Palermo ma in via Palermo, una prospettiva che fa la differenza. Una sfida che dobbiamo sapere raccontare per attirare altri quartieri. Tanti pregiudizi verrebbero meno, cadrebbero in un lampo. Facciamo che questa manifestazione non resti un evento unico ma acceleri percorsi permanenti che stiamo già studiando”.