Dalle prime ore della mattina personale della D.I.A. di Messina, insieme al Centro Operativo di Catania, diretto da Renato Panvino, sta eseguendo un decreto di confisca dei beni, emesso dal Tribunale di Messina a conclusione del procedimento avviato con la proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale, apponendo i sigilli al patrimonio riconducibile ad un noto imprenditore operante nel settore del movimento terra, della produzione del calcestruzzo e del comparto agricolo.

Il manager - si spiega in una nota - è ritenuto contiguo alle consorterie criminali mafiose operanti nelle province di Messina e Catania, in particolare al clan di Barcellona P.G. e al clan "Santapaola" di Catania. Il provvedimento di confisca interessa aziende, terreni, fabbricati, veicoli e rapporti finanziari per un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro.

I particolari dell'operazione verranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10:30, nella nuova sede della Sezione Operativa D.I.A. di Messina, alla presenza del Procuratore della Repubblica Sebastiano Ardita, e dei Sostituti Procuratori Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio.